Il 13 maggio si è svolto un presidio a Roma davanti al Ministero della Transizione Ecologica, durante il quale un gruppo di cittadini ha posto all’attenzione il dramma ambientale e sanitario in corso da decenni nel porto di Ravenna e nella Pialassa dei Piomboni, dove permane un cimitero di navi abbandonate ed il relitto della Berkan B, ormai affondato da oltre due anni senza essere stato bonificato.
Il Ministero, ottemperando ai principi di massima trasparenza ed ascolto delle istanze dei territori, in particolar modo di quelle più gravi come nel caso di specie, ha accolto a colloquio una piccola delegazione di manifestanti. Presenti il Vice Capo di Gabinetto De Salvo, il Direttore Generale della Direzione per il mare e le coste Zaghi, ed il comandante del Reparto Ambientale Marino delle Capitanerie di Porto, Ammiraglio Caligiore. Illustrato lo stato dei fatti con documenti ed analisi, i convenuti hanno concordato sulla necessità di ulteriori approfondimenti. Con questi obiettivi è stata dunque annunciata una visita ispettiva imminente che verrà disposta del Ministro Cingolani per fare chiarezza sul perché della mancata rimozione della Berkan B.
“Non possiamo quindi che ringraziare il Ministero della Transizione Ecologica ed i suoi rappresentanti per l’estrema attenzione mostrata verso le istanze di tanti cittadini preoccupati per le condizioni delle acque e degli ambienti più preziosi del patrimonio ambientale costiero di Ravenna” afferma Italia Nostra sezione di Ravenna.