Successo per il docufilm di Gerardo Lamattina e Monica Vodarich “30 anni di una sottile Linea Rosa”, presentato ieri nella sala 6 del CinemaCity di Ravenna. Un emozionante racconto dell’associazione dalla costituzione nel 1991 ad oggi grazie alla testimonianza diretta di chi c’era, di chi c’è e di chi c’è sempre stata.
“Con questo video – ha dichiarato la presidente di Linea Rosa Alessandra Bagnara – vogliamo ringraziare tutte le persone che ci hanno sostenute, e continuano a farlo, quelle che hanno fatto un pezzo di strada insieme a noi, lunga o breve che sia stata. È solo grazie all’apporto di tutte e tutti se oggi la nostra associazione è riconosciuta a livello locale, regionale e nazionale e se le donne che subiscono violenza ci conoscono e cercano nel Centro un luogo di sostegno”.
Un impegno costante nell’occuparsi delle donne maltrattate e, al contempo, nel combattere per scardinare quei meccanismi insiti nella società del patriarcato, come sottolineato dal sindaco Michele De Pascale e dall’assessora alle Politiche e Cultura di Genere Federica Moschini nei loro interventi alla presentazione di ieri.
Le parole del regista Gerardo Lamattina: “È stato un lavoro complicato ma bellissimo, che mi ha permesso di approfondire una conoscenza che avevo già del Centro, poiché collaboro con loro da tanti anni, e capire la ricchezza e la complessità umana dietro a Linea Rosa. Sono contento di aver realizzato questo docufilm e spero che contribuisca a far conoscere l’attività quotidiana di Linea Rosa a tutte e a tutti”.
In questi anni Linea Rosa nei territori di Ravenna Cervia e Russi ha rappresentato “la possibilità” per quasi 8.100 donne. La metodologia di accoglienza adottata, grazie alle convenzioni con gli enti locali, permette alle utenti di trovare un luogo nel quale confidare le violenze subite in forma anonima e gratuita.
“Vedendo il film per la prima volta – ha concluso Bagnara – mi sono commossa, ho pianto, ho riso e ho gioito perché trent’anni sono una vita. Mi onoro di rappresentare questo meraviglioso gruppo di socie, volontarie e operatrici. Alle donne in difficoltà dico che la violenza subita non è un destino, noi di Linea Rosa ci siamo e vi sosterremo affinché possiate avere una vita libera e autonoma”.