C’è ancora tempo fino al 21 ottobre per candidarsi e partecipare alla prima edizione del Premio “Impresa, Lavoro, Donne” bandito dall’amministrazione comunale – assessorato alle Politiche e Cultura di Genere.
Il Premio è rivolto a piccole e medie imprese (fino a 250 dipendenti), associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, enti del terzo settore, ordini professionali, liberi professionisti, lavoratori autonomi, che hanno sede nel territorio del Comune di Ravenna o imprenditrici che hanno residenza o che operano a Ravenna.
L’evento rientra nell’ambito delle azioni per il miglioramento della qualità della vita delle persone, per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e per la presenza paritaria delle donne nella vita economica.
Il premio è diviso in due sezioni che prevedono cinque premi da 4.000 euro ciascuno.
I requisiti di ammissibilità, le modalità di partecipazione e i criteri di valutazione delle candidature, sono contenuti nei Criteri di partecipazione al Premio “Impresa-lavoro-donna” Città di Ravenna ed i moduli per partecipare sono disponibili nel sito del Comune www.comune.ra.it collegandosi al link http://bit.ly/premio-lavoro-donna
Il Premiointende valorizzare le buone pratiche del territorio destinate a migliorare la partecipazione femminile in ogni ambito lavorativo e nei livelli decisionali, favorendo condizioni di conciliazione vita e lavoro per accrescere l’occupazione femminile e promuovere una cultura aziendale inclusiva e generativa di valore sociale.
Nella circostanza caratterizzata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, il Premio intende riconoscere altresì le azioni destinate a mitigare gli effetti negativi sulla produttività aziendale e sulle condizioni di vita e occupazionali del personale, nonché a valorizzare un particolare talento femminile che si sia messo in luce in questo contesto, assegnando un Premio Speciale Impresa (o altro soggetto) Resiliente e Premio Speciale Persona Resiliente.
Questa prima edizione è dedicata a Tina Anselmi una delle figure femminili più importanti della storia della Repubblica italiana. Inizialmente occupata nella attività sindacale ha dedicato il suo impegno alla condizione femminile nel lavoro e poi prima ministra donna. Nel 1976 fu ministra del Lavoro e della Previdenza Sociale e in seguito anche ministra della Sanità.
L’attività da ministra di Tina Anselmi è legata all’approvazione di alcune tra le più significative e importanti leggi sui temi lavoro e questione femminile.
Si è occupata molto dei problemi della famiglia e della donna. Durante la sua carriera ha promosso e sostenuto la realizzazione di alcune delle più importanti leggi sul lavoro e sul welfare, come la legge sulla parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro, e la riforma del Servizio Sanitario Nazionale. E’ stata anche presidente della commissione nazionale per le pari opportunità.