Premio Guidarello: al Teatro Alighieri la cerimonia di consegna

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È andata in scena sabato 30 novembre la 53° edizione del premio Guidarello per il giornalismo d’autore, organizzato da Confindustria Romagna.

Il riconoscimento ad honorem, attribuito dall’associazione, quest’anno va all’imprenditore ravennate Federico Marchetti. “Pioniere dell’innovazione digitale, è riuscito non solo a rivoluzionare il settore dell’e-commerce e della moda – spiega il presidente Roberto Bozzi – ma dopo il successo planetario di Yoox, ha saputo trasformare il proprio percorso, abbracciando la sfida della sostenibilità alla guida della Fashion Task Force”.

La cerimonia di consegna dei premi è stata condotta da Bruno Vespa, che presiede la giuria nazionale, e presentata dalla giornalista ravennate Ilaria Iacoviello. La serata si è aperta con la musica dell’Orchestra Casadei.

Per il giornalismo nazionale premiati la giornalista RAI dell’Emilia-Romagna Serena Biondini nella sezione radiotv, il professore Giovanni Orsina, editorialista de La Stampa nella sezione cultura, e la giornalista del Corriere della Sera Paola di Caro nella sezione società, sia per il percorso professionale, sia come partecipazione attiva all’impegno suo e del marito, il collega Luca Valdiserri, nel grande lavoro di sensibilizzazione ai giovani sulla sicurezza stradale, dopo la morte di loro figlio Francesco, investito e ucciso da un’auto due anni fa a Roma. Da allora ne onorano la memoria con iniziative tra i ragazzi che celebrano la cultura della vita e veicolano messaggi di responsabilità.
Inoltre, quest’anno è assegnato un riconoscimento per il giornalismo economico a Laura Serafini del Sole24Ore.

Per il giornalismo Romagna questi i riconoscimenti della giuria presieduta da Roberto Balzani:

nella categoria società il premio va al professore imolese Massimo Montanari, uno dei maggiori studiosi di storia dell’alimentazione a livello internazionale, per gli articoli sulla cultura alimentare della Romagna.

Davide Cassani ottiene il premio nella sezione audiovisivi per aver accompagnato con il commento televisivo il grande pubblico lungo le tappe italiane e romagnole del Tour de France.

Nella sezione cultura vince la giornalista cervese dell’ANSA, Marisa Ostolani, per l’appassionato impegno pubblico a favore del recupero della memoria di Grazia Deledda in Romagna, a partire dalla valorizzazione di Villa Caravella a Cervia, dimora acquistata dalla scrittrice dopo aver ottenuto il premio Nobel per la Letteratura nel 1926.

L’associazione ha infine assegnato il premio nella sezione Turismo al giornalista inglese Norman Miller, che ha portato Ravenna sulle pagine del Times di Londra, con l’articolo “The underrated crowd-free alternatives to Venice” pubblicato nell’agosto scorso.

L’intervento ad inizio cerimonia del presidente di Confindustria Romagna Roberto Bozzi:

“Questo è il mio ultimo Guidarello da presidente di Confindustria Romagna, e sono orgoglioso di avere sul palco persone che rappresentano al meglio lo spirito e i valori di questo premio: stasera sentirete parlare di sostenibilità, di memoria, di vittorie, di un dolore inimmaginabile che non si può superare, ma sa trasformarsi in qualcosa di positivo, nonostante tutto.
Torneremo a parlare di alluvione, perché appena due mesi fa eravamo di nuovo sotto acqua e fango.
E quella gente di Romagna che era su questo palco l’anno scorso è sempre nei nostri pensieri, e deve continuare ad esserlo ogni giorno finché non avremo messo in sicurezza tutti.
La nostra solidarietà va a Bologna e ai bolognesi colpiti dalla stessa tragedia in ottobre.
Grazie quindi ai componenti delle giurie nazionali e Romagna, che ogni anno riescono a portare a Ravenna voci e firme capaci di farci ragionare e riflettere.

Grazie al Comitato dei Garanti, che vigila affinché il Premio Guidarello si adegui ai tempi, restando allo stesso tempo contemporaneo e fedele a quell’idea del 1972 di Walter della Monica.
Grazie in particolare ad Antonio Serena Monghini e ad Alfio Longo, che da quest’anno sono andati ad affiancare due amici di sempre del Premio: Beppe Rossi e Noemia Piolanti.
Grazie ai partner che ogni anno assicurano un sostegno indispensabile a questa cerimonia, grazie a Bruno Vespa e Ilaria Iacoviello. Un saluto e un ringraziamento al prefetto Castrese De Rosa, che si appresta a lasciare Ravenna: in questi due anni e mezzo ci ha garantito un dialogo e una collaborazione costanti.
Da ieri il patrimonio di Ravenna si è arricchito di un nuovo tesoro: permettetemi sincere congratulazioni a tutti coloro che hanno voluto e realizzato lo straordinario recupero in cui trovano sede il Museo Byron e il Museo del Risorgimento.
Grazie ad Antonio Patuelli, all’ingegner Alfieri e a tutta la Fondazione Cassa di risparmio di Ravenna: avete portato la nostra città sulla stampa internazionale, una vetrina straordinaria per il nostro territorio e un risultato importantissimo, frutto anche di un lavoro di squadra tra le istituzioni, a partire dal Comune. E in questa bellissima scenografia che vedete alle mie spalle ci si può da oggi entrare fisicamente, a pochi metri da qui.
Questo è anche l’ultimo Guidarello da sindaco di Michele de Pascale: abbiamo apprezzato l’impegno e l’energia con cui hai guidato la città in questi anni.
Grazie soprattutto per l’ascolto, per aver riconosciuto il valore del fare impresa, e per essere riuscito a gestire le urgenze e gli imprevisti che non sono certo mancati – dalla pandemia al rigassificatore, fino alle alluvioni.
Un grandissimo incoraggiamento per le nuove sfide che ti attendono nel nuovo ruolo di Governatore, dove siamo certi che saprai fare buon uso dell’esperienza da primo cittadino.
Se possiamo affidarti una suggestione, è questa: noi amiamo questa Romagna che, nonostante gli ostacoli e gli inciampi, “si sveglia col sorriso ogni mattina”, come ci ricordava poco fa l’Orchestra Casadei.
Come sai, da anni promuoviamo con convinzione una Romagna che marcia unita, perché unita può rafforzare tutta la Regione: speriamo che il sogno di una Città Romagna possa concretizzarsi presto”.