Nella gestione del paziente affetto da ictus acuto la Neurologia dell’Ospedale di Ravenna ha raggiunto un importante obiettivo, vedendo riconosciuta e certificata a livello internazionale dalla European Stroke Association (ESO) la qualità nel trattamento del paziente affetto da ictus cerebrale.
“Dal luglio 2020 è stata infatti modificata la procedura interna per questa patologia, spiega il dott. Pietro Querzani, direttore della U.O di Neurologia dell’ospedale di Ravenna, con l’obiettivo di ridurre i tempi di gestione, da quando il paziente entra in ospedale a quando viene iniziata la terapia fibrinolitica. Infatti, mentre inizialmente tale procedura farmacologica veniva effettuata solo al momento di ingresso in stroke unit, ora la stessa terapia viene effettuata immediatamente dopo l’esecuzione della TAC cerebrale, direttamente in radiologia.
Ciò è stato reso possibile grazie alla presenza di un infermiere della UO di Neurologia, specificamente dedicato a questa patologia che affianca il neurologo e dalla acquisizione, ottenuta attraverso una donazione ricevuta da ALICE Ravenna, di una barella bilancia e di un monitor per il rilievo delle funzioni vitali del paziente. In sostanza, in una procedura complessa come questa ci siamo posti il duplice obiettivo di velocizzare i vari passaggi, ma anche, e soprattutto, di ridurne il numero. Il tutto è avvenuto in accordo e in piena collaborazione con il Pronto Soccorso e con la Neuroradiologia”.
Nei mesi di ottobre, novembre, dicembre 2020, in periodo di piena pandemia, è stata analizzata la nuova procedura di Ravenna, da parte di Angels, la struttura operativa di ESO (European Stroke Organisation) che verifica i processi per migliorare il trattamento dello stroke in Europa. L’analisi ha riguardato specificamente il tempo impiegato per lo studio del paziente (valutazione in PS, esecuzione esami della TAC) e per la somministrazione della terapia fibrinolitica. Ogni minuto in un cervello sottoposto ad un insulto ischemico muoiono 2 milioni di neuroni e quindi tempo risparmiato significa cervello risparmiato.
Nello specifico sono stati valutati i tempi di esecuzione della TAC dall’arrivo in pronto soccorso, i tempi di inizio del trattamento trombolitico in caso di ictus ischemico candidabile alla terapia fibrinolitica (che è risultato inferiore ad un’ora), l’esecuzione di adeguati test di screening della disfagia, i tempi di inizio del trattamento fisioterapico, l’esecuzione di imaging carotideo, il monitoraggio intensivo per la ricerca di fibrillazione atriale silente, la dimissione con adeguata presa in carico del paziente.
Al termine della finestra dei 3 mesi i parametri di cura dei pazienti ricoverati presso il nostro ospedale sono stati giudicati meritevoli di premiazione come CENTRO ORO (GOLD STATUS) da parte della ESO, la massima autorità scientifica europea in merito alla cura del paziente affetto da CerebroVasculopatia.
Al momento della consegna del riconoscimento , il dott. Lorenzo Bazzani, referente della Angels, ha sottolineato che “questo premio viene rilasciato all’ente che ha una maggiore aderenza e potenzialità di intervento sullo Stroke, in quanto l’Ictus è tempo dipendente. Ciò può essere garantito solo in presenza di una funzionante filiera, come nel caso di Ravenna: sinergia con il 118 , i radiologi neurologici, il Pronto Soccorso e la Neurologia”