E’ stato sottoscritto questa mattina a Ravenna dal Prefetto Castrese De Rosa, dal Questore Lucio Pennella e dai Direttori dei Presidi Ospedalieri di Ravenna e Lugo Paolo Tarlazzi e Faenza Davide Tellarini il Protocollo per la sicurezza nel pronto soccorso degli ospedali pubblici della provincia di Ravenna.
L’Accordo recepisce le recenti direttive diramate dal Ministro dell’Interno, ponendosi l’obiettivo di potenziare le condizioni di sicurezza di quanti operano all’interno dei Presidi Sanitari di Ravenna, Faenza e Lugo e di rendere il servizio di polizia sempre più efficace e rispondente alle esigenze di sicurezza e tutela invocate dagli operatori sanitari, dai pazienti e dai cittadini.
“L’obiettivo di questo Protocollo – ha dichiarato il Prefetto De Rosa – è di prevenire e contrastare eventuali atti di violenza nei confronti del personale sanitario che opera nei Pronto Soccorso sia dell’Ospedale cittadino che dei nosocomi di Faenza e Lugo”.
Viene previsto anche un rafforzamento degli strumenti di videosorveglianza e vigilanza nei locali e all’esterno dei Pronto Soccorso dei tre ospedali e un collegamento telefonico dedicato con le centrali operative della Questura di Ravenna e dei Commissariati di Faenza e Lugo.
E’ stato già rafforzato il Posto di Polizia presso il nosocomio ravennate con orario di servizio dalle ore 08.00 alle ore 20.00 dal lunedì al venerdì e dalle ore 08.00 alle ore 14.00 nella giornata di sabato. Nel Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica è stata anche condivisa l’opportunità di implementare le misure di prevenzione e protezione ritenute utili ad integrare il sistema di sicurezza all’interno degli ospedali pubblici presenti sul territorio provinciale, con l’intervento di pattuglie automontate secondo il criterio dell’alternatività tra le varie forze di polizia previsto dal Piano di Controllo Coordinato del Territorio.
“L’intesa – ha osservato il Prefetto De Rosa – contribuisce a rafforzare la collaborazione sinergica tra il sistema sanitario pubblico e le Forze dell’Ordine, al fine di garantire le condizioni necessarie affinché nei Pronto Soccorso possa svolgersi in modo più efficiente e sicuro l’importante attività a tutela della salute pubblica e nel rispetto dei lavoratori del comparto sanitario, ancorchè il fenomeno in questa realtà territoriale non è mai sfociato in episodi di aggressione ai sanitari”.