Fare il punto della situazione sui cantieri in corso, su quelli al via, sui tempi e le tappe del percorso verso la ricostruzione. Sono stati questi i temi al centro dell’incontro tra Regione, Amministrazione municipale di Faenza e rappresentanti dei Comitati sorti sul territorio comunale all’indomani dell’alluvione.
Un confronto che si è tenuto ieri sera presso il Palazzo comunale, alla presenza della vicepresidente, Irene Priolo, della presidente della commissione Politiche economiche regionale, Manuela Rontini, del sindaco, Massimo Isola, del vicesindaco, Andrea Fabbri, e dei tecnici dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.
“Al momento sono già programmati 430 interventi a cura della Regione nei territori colpiti dall’alluvione di maggio, per un investimento complessivo di 360 milioni di euro- ha detto – Priolo-: l’obiettivo è migliorare l’officiosità idraulica dei fiumi, nella loro intera asta da monte a valle, ripulendo dalla vegetazione accumulata dalle acque e intervenendo anche sui manufatti idraulici come le briglie, quando necessario per garantirne l’efficienza”.
“Si tratta di una mole molto rilevante di lavoro che si affianca all’impegno con la struttura del commissario Figliuolo per definire i Piani speciali per la ricostruzione. Proprio in vista della ricostruzione- ha aggiunto la vicepresidente- la conoscenza delle trasformazioni del territorio indotte dall’alluvione è determinante per individuare la strategia più appropriata per accrescere la sicurezza idraulica e idrogeologica”.
L’impegno, inoltre, è di riconvocare l’incontro entro l’inizio del mese di gennaio per ulteriori aggiornamenti e verificare l’andamento degli interventi.
Gli interventi post alluvione a Faenza
Gli interventi da 1 milione di euro in corso al Ponte del Castello, tra Castel Bolognese e Faenza, per il ripristino dell’officiosità idraulica del fiume Senio con la rimozione della vegetazione in alveo, la sistemazione di frane spondali e il ripristino di arginature compromesse. Le opere per ultimare il ripristino della difesa spondale a monte dell’opera di presa del Canale dei Mulini, dal valore di 300.000 euro. Il cantiere da 450mila euro a Orto Bertoni, in comune di Faenza, per assicurare l’integrità dell’argine in sinistra idraulica del fiume Lamone, a monte della confluenza del torrente Marzeno. La ricostruzione, sempre a Faenza, del muro di contenimento di via Renaccio sull’argine del fiume Lamone.
Sono questi gli ultimi interventi urgenti avviati a Faenza dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile. Fanno parte di un pacchetto di 19 cantieri da17,26 milioni di euro volti alla messa in sicurezza dei fiumi, compresa la rimozione dei materiali trasportati all’interno dei corsi d’acqua. Interventi necessari, da realizzare in tempi accelerati, a tutela delle persone e delle comunità, in particolare nelle aree colpite, le più esposte. Altre 17 opere urgenti da 11,2 milioni riguardano invece il ripristino della viabilità.
Questi lavori seguono le 186 opere di somma urgenza finanziate sul territorio comunale per un totale di oltre 61 milioni di euro (61.050.305), di cui 36,5 milioni finanziati nel 2023 e la parte restante nei due anni successivi.
Ponte delle Grazie
A margine dell’incontro con i comitati, si è svolta una riunione tecnica relativa all’installazione che l’amministrazione comunale provvederà a fare in somma urgenza, di un ponte provvisorio che possa consentire il traffico veicolare tra il centro cittadino di Faenza e la zona del borgo Durbecco, attualmente interdetto a causa dei danni subiti dal Ponte delle Grazie durante l’alluvione.