Il mese di gennaio 2023 ha registrato una movimentazione complessiva pari a 2.184.753 tonnellate, in calo dello 0,2% (3.340 tonnellate in meno) rispetto allo stesso mese del 2022.
Gli sbarchi e gli imbarchi sono stati, rispettivamente, pari a 1.950.370 e a 234.383 tonnellate (+0,4% e -4,9% rispetto a gennaio 2022).
Analizzando le merci per condizionamento si evince che le merci secche (rinfuse solide, merci varie e unitizzate) – con una movimentazione pari a 1.779.767 tonnellate – sono diminuite del 2,9% (53.552 mila tonnellate in meno) rispetto al mese di gennaio 2022.
Nell’ambito delle stesse, rispetto al mese di gennaio 2022, le merci unitizzate in container, con 169.280 tonnellate, sono in crescita del 2,9% mentre le merci su rotabili, con 152.290 tonnellate, sono in aumento del 32,7%.
I prodotti liquidi – con una movimentazione pari a 404.986 tonnellate – hanno registrato una crescita del 14,2% (50.212 tonnellate in più) rispetto al mese di gennaio 2022.
Il comparto agroalimentare (derrate alimentari e prodotti agricoli), con 567.280 tonnellate di merce, ha registrato nel mese di gennaio 2023 un discreto aumento, pari al 9,4% (48.572 mila tonnellate in più) rispetto a gennaio 2022.
Analizzando l’andamento delle singole merceologie, nel mese di gennaio 2023, si osserva un andamento positivo nella movimentazione dei cereali, con 236.197 tonnellate, in crescita del 5,4% rispetto al 2022 (quando erano state movimentate 224.096 tonnellate), delle farine, pari a 99.728 tonnellate, in crescita del 5,4% rispetto al 2022 e dei semi oleosi che erano stati quasi 74,5 mila tonnellate a gennaio 2022, mentre a gennaio 2023 sono stati pari a circa 117,5 mila tonnellate (+57,6%). Negativo, invece, l’andamento degli oli animali e vegetali che perdono il 19,3% (13.726 tonnellate in meno) rispetto al mese di gennaio 2022.
I materiali da costruzione, con 426.920 tonnellate movimentate in gennaio 2023, hanno registrato un aumento del 9,8% rispetto alla movimentazione di gennaio 2022. In crescita le importazioni di materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo, pari a 401.729 tonnellate (il 16,4% in più rispetto a gennaio 2022).
I prodotti metallurgici nel porto di Ravenna, con 439.120 tonnellate nel mese di gennaio 2023, risultano in calo, rispetto a gennaio 2022, del 24,7% (oltre 144 mila tonnellate in meno).
In aumento a gennaio 2022 i prodotti petroliferi (+28,5%) rispetto lo stesso mese del 2022.
Rispetto a gennaio 2022 i prodotti chimici crescono del 29,7%. in particolare, spicca l’aumento dei prodotti chimici solidi (+195,1%).
I concimi nel porto di Ravenna, con 82.533 tonnellate nel mese di gennaio 2023, risultano in calo, rispetto a gennaio 2022, del 38,7% (oltre 52 mila tonnellate in meno).
Per i contenitori, pari a 15.879 TEUs nel mese di gennaio 2023, si sono registrati 991 TEUs in più rispetto a gennaio del 2022 (+6,7%). In termini di tonnellate, la merce trasportata nel mese di gennaio 2023, pari a 169.280 tonnellate, è cresciuta del 2,9% rispetto allo stesso mese del 2022.
Il numero delle toccate delle navi portacontainer, in particolare, è stato pari a 39 contro le 33 del gennaio 2022 (+18,2%).
Trailer e rotabili nel mese di gennaio 2023 hanno fatto registrare complessivamente 6.670 pezzi movimentati (+0,6% rispetto allo stesso mese del 2022) e, in termini di merce movimentata (152.290 tonnellate) un aumento del 32,7% rispetto a gennaio 2022.
Per quanto riguarda i trailer, continua anche nel 2023 l’andamento positivo della linea Ravenna-Brindisi-Catania: nel mese di gennaio, infatti, i pezzi movimentati, sono stati pari a 6.563, una buona crescita (+23,3%) rispetto al 2022 (1.239 pezzi in più).
Molto negativo il risultato nel mese di gennaio 2023 del porto di Ravenna per i veicoli a motore, pari a soli 40 pezzi, contro i 1.129 dello scorso anno (-96,5%).
Dalle prime stime per febbraio 2023 formulate in base alle comunicazioni preventive caricate sul port community system – si prospetta una movimentazione di poco inferiore ai 2 milioni di tonnellate, in diminuzione del 10,1% rispetto a febbraio 2022. Ricordiamo che il mese di febbraio 2022 era stato eccezionalmente positivo rispetto all’andamento storico dello stesso mese. Su febbraio 2023 pesano anche le condizioni meteo particolarmente avverse che per diversi giorni hanno rallentato le operazioni di sbarco e imbarco.
Sul risultato negativo del mese di febbraio 2023 rispetto a febbraio 2022 pesa certamente il calo dei volumi movimentati nei settori maggiormente energivori, in primis quello dei metallurgici (-30,3%), ma anche quello dei materiali da costruzione (-20%) e degli agroalimentari sia liquidi che solidi (- 10,9%).
In calo rispetto a febbraio 2022 anche il dato dei prodotti chimici – sia liquidi (-0,4%) che solidi (-62,4%) – e dei combustibili minerali solidi (-84,7%).
In crescita, invece, i prodotti petroliferi, che dovrebbero aumentare di circa il 44%, e i concimi che dovrebbero crescere del 64% rispetto a febbraio 2022.
La movimentazione complessiva, quindi, nei primi due mesi del 2023 dovrebbe raggiungere una quota di poco superiore a 4,1 milioni di tonnellate, in diminuzione del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Dovrebbero però chiudere in crescita il periodo gennaio – febbraio 2023 gli agroalimentari solidi (+2,2%), i concimi (+2,3%), i prodotti chimici (+11,2%) e i prodotti petroliferi (+36,2%).
Stima negativa, nei primi 2 mesi del 2023, per i container, che dovrebbero di poco superare i 31 mila TEUs, segnando un calo del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2022. Dal punto di vista dei volumi movimentati, la merce in container nei primi 2 mesi 2022 è stimata in oltre 338 mila tonnellate, in diminuzione del 7,2% rispetto al 2022.
Per quanto riguarda i trailer continua la crescita; i semirimorchi movimentati nei primi 2 mesi del 2023 dovrebbero raggiungere quasi quota 13.000 pezzi (quasi il 13% in più sul 2022) e la corrispondente merce su trailer movimentata dovrebbe superare di quasi il 20% quella movimentata fino a febbraio 2022.