“Riaprire il ponte mobile senza aver verificato la sicurezza del manto stradale é ciò che si può definire un atteggiamento irresponsabili. E lo si é visto subito purtroppo con l’incidente che ha causato l’ennesima chiusura del ponte sine die.
Un incidente che per fortuna non ha avuto esiti drammatici.
La chiusura del ponte mobile sul Canale Candiano avvenuta solo poche ore dopo la riapertura, è l’ulteriore prova di negligenza dell’Autorità Portuale di Ravenna che unitamente ai ben noti errori commessi in questi anni, impone le immediate dimissioni del suo Presidente Daniele Rossi.
Rossi, giova ricordarlo, fu nominato qualche anno fa e successivamente riconfermato, dai Ministri Pd Del Rio e Micheli insieme al Presidente Pd della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e col beneplacito del Sindaco Pd di Ravenna Michele de Pascale.
Una nomina che si é rivelata sin da subito completamente sbagliata, vista la lunga lista di negligenze che Rossi vanta.
Anni di ritardo nella pubblicazione dell’appalto per l’escavo del porto di Ravenna che ha comportato una minore competitività ed attrazione. Ingenti ritardi nel dragaggio del terminal crociere che ha causato un’importante riduzione del numero delle navi crocieristiche e quindi una cospicua riduzione dei turisti a Ravenna. La scellerata gestione della concessione per la raccolta dei rifiuti del porto turistico Marinara sulla quale approfondiremo la nostra analisi. I ritardi nella bonifica della pialassa Piomboni, quelli nella rimozione del relitto della Berkan B e quelli attuali degli altri relitti ancora presenti. E ancora: i ritardi nell’elettrificazione delle banchine del porto e quelli nella riqualificazione del molo e delle aree demaniali di Marina di Ravenna e di Porto Corsini.
E ancora: ad oggi non è stato riaperto nonostante le numerose rassicurazioni e promesse del Presidente di Ap Daniele Rossi, il passaggio pedonale che collega il Terminal Crociere con le spiagge di Porto Corsini, mantenendo così un osracolo che alla fruibilità delle stesse ai turisti delle crociere.
Tutti interventi che Daniele Rossi aveva garantito al Consiglio Comunale con tempi non rispettati nonostante il compenso che egli percepisce da anni per svolgere i propri compiti sia davvero da capogiro: € 170.000/anno oltre a € 60.000 a titolo di “premio”, per un totale di 230.000 euro.
Tornando alla vicenda del ponte mobileva evidenziato come vi siano anche responsabilità del Comune di Ravenna.
E’ inaccettabile e vergognosa la dichiarazione rilasciata dal Sindaco de Pascale, il quale ancora una volta scarica tutta la responsabilità all’Autorità Portuale per quanto accaduto. Il Comune di Ravenna aveva il dovere di controllare che il manto stradale fosse in condizioni di massima sicurezza prima della riapertura del ponte mobile, dal momento che quest’opera insiste sul territorio comunale.
Il Comune ha controllato lo stato del ponte mobile prima della sua riapertura al traffico? Se si perché non si è accorto dello stato di pericolosità? E se non ha controllato, perché non lo ha fatto ?
A questi interrogativi il Sindsco de Pascale deve una risposta precisa ai ravennati. Non basta giocare a scarica barile.
Da parte nostra verificheremo se esistono anche responsabilità del Comune di Ravenna per quanto di propria competenza
E per quato riguarda il Presidente Daniele Rossi, non nutrendo speranza che egli deciderà di tassegnare le dimnisioni, ci adopererò affinché la nostra richiesta arrivi al Governo Nazionale, così che si proceda con la nomina di un rappresentante di comprovate capacità ed esperienze nel settore della portualità.
Di questo ha bisogno urgente per un suo effettivo e duraturo rilancio e sviluppo il porto di Ravenna.”