Sabato pomeriggio a Ravenna si è tenuta, come da programma, la tanto attesa conferenza dedicata al Comandante Alfa.

Tanti gli intervenuti, dalle autorità, ai giovani, ai curiosi fino agli appartenenti ad altre forze dell’ordine che hanno compreso l’importanza di una figura tanto insignita di riconoscimenti come uno dei membri fondatori del GIS (il gruppo speciale dell’Arma dei Carabinieri impiegato in tutte le fondamentali azioni di protezione e difesa negli ultimi decenni in tutto il mondo).

Forte la partecipazione del pubblico e assolutamente sorprendente la quantità di domande che i presenti hanno posto al Comandante Alfa al termine della sua conferenza.

Tanti sono stati i punti toccati, dalla difesa della nazione, al senso di appartenenza, al concetto di patriottismo e di “italianità” che si sta perdendo dietro a inutili divisioni in fazioni o in schieramenti in antitesi con il benessere globale del popolo italiano. Si è parlato di bullismo, di giovani, di come rendere le nuove generazioni più forti e in grado di sopportare la sofferenza e le avversità che la vita metterà loro di fronte.

Molto importante la notizia della creazione in Lombardia, grazie a fondi pubblici, della prima Accademia voluta fortemente dal Comandante Alfa, spazio in cui i giovani reclutati potranno apprendere la disciplina, la difesa personale, la pulizia del proprio alloggio in cui saranno chiamati a rinunciare ai “social” e allo smartphone per tutto il tempo di permanenza presso la struttura.

Ciò che, a primo acchito, potrebbe sembrare punitivo ha invece un fine altissimo, cioè quello di far recuperare ai giovani il senso del dialogo, dello scambio di opinioni verbalizzato, enfatizzato ed accompagnato dalla gestualità senza che ciò passi sempre tramite freddi messaggi scritti privi di ogni empatia; tutte cose che negli ultimi due anni di allontanamento-sociale e di psicosi di massa si sono perse completamente.

Molto toccante e commovente poi, a fine eventi, il quesito posto da un giovane disabile che ha posto al Comandante Alfa la domanda diretta se lui ritenesse vi fosse posto anche per i disabili in ambienti di punta come il GIS o le altre sezioni speciali delle FFOO. Non si è fatta attendere la risposta positiva del Comandante Alfa che ha prontamente promesso al giovane sulla sedia a rotelle che, non appena sarà varata la prima Accademia sperimentale sarà contattato per l’assunzione come dipendente.

Alla fine i saluti, i ringraziamenti agli sponsor della giornata e la firma dei libri scritti dal Comandante Alfa il cui ricavato andrà completamente in beneficenza e il dono da parte di Piero Prati e di Roberto Manca, i bravissimi organizzatori dell’evento, di un autentico mosaico ravennate raffigurante il marchio del GIS che è stato graditissimo dal Comandante Alfa hanno chiuso la giornata lasciando, in ognuno degli intervenuti, la strana ma piacevole sensazione che, fino a che ci saranno uomini così, forse, non tutto è perduto.