Nell’ ambito delle iniziative previste per contrastare le disparità di genere, l’assessorato alle Politiche di genere, guidato dall’assessora Ouidad Bakkali, promuove due iniziative che si svolgeranno venerdì 22 maggio e giovedì 28 maggio.
La prima, quella di venerdì 22, riguarda lo Speaker corner che si svolgerà in diretta facebook dalle 18.30 ed è dedicato al tema della dis-parità di genere ai tempi del Covid.
Organizzato da Villaggio Globale nell’ambito della rassegna Una società per relazioni, lo Speaker Corner è un confronto a microfono aperto dove tutti i partecipanti possono intervenire con testimonianze, considerazioni e domande. Moderatori Andrea Caccìa ed Eleonora Ricci di Villaggio Globale. Concluderà le riflessioni l’assessora Ouidad Bakkali.
Per partecipare basta andare nella pagina facebook di CittAttiva Ravenna dalle 18.30.
Interverranno diverse associazioni ravennati impegnate nel contrasto alle violenze di genere e alla promozione della parità di genere, che in questo periodo di pandemia ha registrato purtroppo parecchie forme di arretramento.
Tra le associazioni Linea Rosa, Casa delle Donne, UDI Ravenna, Romania Mare, progetto Muoviti per uomini maltrattanti, Pyramide.
Giovedì 28 maggio, dalle 18 alle 19.30, nell’ambito della 5^ edizione di “Pluriverso di genere”, si terrà la conferenza online su piattaforma “Fare comunità al tempo dei social network”.
Si tratta di un progetto realizzato in compartecipazione con il Comune di Ravenna, assessorato alle Politiche e Cultura di Genere.
L’evento, anche attraverso l’organizzazione di laboratori nelle scuole, vuole indagare la realtà virtuale, sempre più presente sin dall’infanzia.
Dopo i saluti dell’assessora Ouidad Bakkali e della rappresentante dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Elisa Renda, interverranno Ilaria Bonato, coordinamento pedagogico IES del Comune di Bologna, che si intratterrà sul tema Consumo di pornografia in rete e educazione alla sessualità e Cinzia Albanesi, professoressa associata del dipartimento di Psicologia di Cesena, su Costruire comunità on line. Oltre l’odio in rete.
I media digitali, come i mass media in generale, non facilitano la decodifica di simboli e messaggi e incoraggiano a trattare le differenze con proposte “rigide” per quel che riguarda la libertà di essere se stessi.
E’ essenziale per chi usa i social network e soprattutto lavora in campo educativo, saper cogliere le situazioni e “attrezzarsi” con conoscenze e proposte educative verso le nuove generazioni, rendendosi conto di come sia cambiata l’idea e il fare comunità.