Le polemiche successive alla nomina di Nicola Magrini alla guida dell’Unità Operativa complessa “Qualità e Governo Clinico” dell’Ausl Romagna arrivano anche a Faenza. L’ex direttore dell’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, dimissionato dal Governo Meloni, ha ottenuto un incarico per i prossimi cinque anni in Romagna. Ma le diverse forze politiche di centrodestra puntano il dito contro la remunerazione del dirigente: 730 mila euro per la durata del contratto.
Stefano Bertozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, ha depositato una mozione per discutere la questione:
“Abbiamo appreso dalla stampa della nomina del Dott. Magrini a capo dell’Unità operativa complessa “Qualità e Governo Clinico” dell’Ausl Romagna.
146.031,37 euro annui per un contratto quinquennale che porterà la somma totale a 730.000 euro.
Questo viene fatto dopo aver lamentato in ogni sede il taglio agli stanziamenti per la Sanità, la carenza di personale ospedaliero, la carenza di medici e assistenti di Pronto Soccorso.
Questo viene fatto dopo aver tagliato le auto mediche nei distretti di Faenza-Lugo-Forlì-Rimini e Riccione, dopo non aver risolto il problema annoso delle liste d’attesa legato essenzialmente a carenze di personale e artifici logistico sanitari” evidenzia Bertozzi.
“Con lo stipendio riconosciuto al dirigente si sarebbe potuto assumere un nuovo medico di pronto soccorso in almeno il 50% degli ospedali dell’Ausl Romagna, oppure 6 medici specializzandi, o in alternativa tra i 6 e 7 infermieri.
Si sarebbero riusciti a trattenere risorse umane in fuga verso più remunerative strutture private, si sarebbe potuto fare Sanità incrementando davvero l’attenzione al territorio” critica Bertozzi.
“Si è invece fatta una scelta in perfetta continuità con lo stile Carradori, fine oratore e abile politico – come ha dimostrato durante il Consiglio Comunale straordinario del 19 novembre u.s. a Faenza.
La nomina non è stata annunciata, non ha una ragione organizzativa vera, non sono stati resi noti le necessità impellenti, non è chiaro il valore aggiunto, ma ha preso corpo dopo il legittimo avvicendamento di Magrini in AIFA, la dimostrazione – se mai fosse necessario – che le decisioni sul nostro territorio sono figlie di scelte politiche anche là dove solo la tecnicalità, la professionalità e la necessità provata, dovrebbero guidare.
La mozione in sè ha lo scopo di portare al centro del dibattito il tema Sanità dopo quel Consiglio Comunale straordinario che, alla luce dei tanti fatti accaduti nelle settimane a venire, ha assunto più il sapore di una farsa che di un evento”.