Le attività che incrociano inevitabilmente le competenze tra chi pianifica il territorio del futuro, chi progetta e realizza le opere necessarie e chi puntualmente si preoccupa della tutela e della vigilanza ambientale degli habitat e della biodiversità, sono molteplici ed è per queste ragioni che l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, l’AIPo (Agenzia Interregionale del Fiume Po) e i Comandanti delle Regioni Carabinieri Forestale del Piemonte, Lombardia , Veneto e Emilia Romagna stamane hanno tenuto un summit con l’obiettivo di rafforzare operativamente le intese e il coordinamento nelle aree fluviali e perifluviali nell’ambito di quanto previsto dall’accordo-quadro tra Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po e CUFAA. Oltre al consolidato rapporto che lega quotidianamente queste realtà e alle più recenti convenzioni sul tema dell’antibracconaggio (che, tra l’altro, hanno visto gli uomini dell’Arma realizzare, anche negli ultimi mesi, rilevanti opere di contrasto al fenomeno), l’incontro-online ha presentato un dettagliato approfondimento sul più grande ed ambizioso progetto di matrice ambientale che il Governo italiano ha inserito nelle opere prioritarie da finanziare con il Piano di Ripresa e Resilienza ovvero il progetto di “Rinaturazione dell’area del Fiume Po”.
Un progetto che, dopo l’approvazione delle 56 schede tecniche di intervento e l’ottenimento del relativo sostegno economico, sta sempre più entrando nel vivo della realizzazione e dell’espletamento di tutti le procedure burocratiche che richiede il PNRR comunitario; iter complessi, da realizzare in tempi ristrettissimi per tempistiche di verifica del nostro sistema nazionale, che vedono impegnati full time la Direzione PNRR e i suoi funzionari, Direzione che AIPo ha creato ad hoc per portare a termine i numerosi lavori nelle diverse aree fluviali individuate. A breve AIPo, in sinergia con il MASE, l’Autorità del Fiume Po e gli enti regionali coinvolti, presenterà le prime aree in cui saranno aperti cantieri nei primi mesi del 2024 ed è fondamentale che in tutti questi processi, così come nelle analisi degli effetti territoriali successivi alla pratica sostenibile di riforestazione e all’insegna sostanzialmente di nuovo modello di approccio di gestione più naturale dei corsi d’acqua, siano sempre coinvolti i Comandi delle Regioni dei Carabinieri Forestale delle zone coinvolte. E proprio in quest’ottica, molto concretamente, i Carabinieri Forestale stanno implementando le attività e le dotazioni al fine di tutelare, prevenire, verificare e nel caso reprimere le pratiche illegali anche, tra le diverse mansioni, per le attività che riguardano l’occupazione indebita dei suoli demaniali. Una attività strategica che sarà fondamentale proprio nella fase realizzativa delle opere programmate.
L’incontro, cui ne seguiranno altri specifici nei prossimi mesi, è stato aperto dal Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po Alessandro Bratti e dal direttore vicario di AIPo Gianluca Zanichelli, gli approfondimenti tecnici sono stati presentati dal dirigente di AdBPo Andrea Colombo e dalla dirigente della Direzione PNRR di AIPo Mirella Vergnani.
Per i Carabinieri Forestale sono intervenuti i Generali di Brigata: Fabrizio Mari Emilia Romagna, Simonetta De Guz Lombardia, Benito Castiglia Piemonte, Francesco Pennacchini Veneto.
Presenti anche i Comandanti dei Gruppi Carabinieri Forestale delle aree interessate dagli interventi.