Si è svolto lunedì scorso un incontro richiesto da Confartigianato della provincia di Ravenna all’Amministrazione Comunale di Faenza, in merito all’installazione degli impianti ad energia solare per autoproduzione di energia elettrica o termica sui fabbricati di civile abitazione.
All’incontro hanno partecipato il Sindaco di Faenza Massimo Isola, insieme all’Assessore all’Urbanistica e all’Ambiente Luca Ortolani ed al Dirigente del Settore Territorio Lucio Angelini, mentre l’Associazione era rappresentata da Alberto Mazzoni – Segretario Confartigianato della Romagna Faentina ed Andrea Demurtas – Responsabile provinciale Impiantistica ed Energia.
L’incontro è scaturito dall’opinione, sempre espressa da Confartigianato, che l’attuale regime normativo adottato dal Comune di Faenza degli impianti ad energia solare, in primis gli impianti fotovoltaici, penalizzi eccessivamente cittadini ed imprese e che vi siano margini per allentare i vincoli ora esistenti senza precludere nulla alla attrattività e fruibilità turistica, storica e paesaggistica della città.
Durante l’incontro, Confartigianato ha chiesto all’Amministrazione Comunale di Faenza, un approccio alla normativa per l’installazione degli impianti ad energia solare, che tenga conto dell’evoluzione tecnica nel settore dell’efficientamento energetico e che, se portato avanti, consentirebbe a imprese e cittadini di investire nell’autoproduzione di energia (sia elettrica che termica), con ricadute positive per tutta la collettività in termini di rispetto dell’ambiente, riduzione di emissioni inquinanti ed economicità.
Sono intervenuti tutti i presenti e, nelle conclusioni, il Sindaco Massimo Isola, pur ribadendo la necessità di tenere nel dovuto conto quanto disposto dagli strumenti normativi sovraordinati e di preservare l’identità storico-turistica della città, ha altresì confermato che l’atteggiamento auspicato da Confartigianato è condiviso anche dall’Amministrazione, che lo metterà in pratica già a partire dai prossimi incontri sul Piano Urbanistico Generale, nell’ottica quindi di una maggiore flessibilità su questi temi che possa generare delle opportunità sia dal punto di vista economico che ambientale.