“È difficile credere a chi oggi si presenta come risolutore di problemi che lui stesso ha contribuito a creare. Ed è ancora più difficile farlo quando si parla della piscina comunale di Ravenna. Il Partito Repubblicano Italiano, che governa la città da oltre 50 anni insieme al PD, ora tenta di indossare i panni del paladino dello sport cittadino, dopo aver contribuito direttamente al degrado della situazione attuale”.

La critica arriva dal candidato sindaco Nicola Grandi e dalla candidata a vicesindaco Eleonora Zanolli.

Per i due candidati dell’alleanza composta da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Viva Ravenna: “Per oltre vent’anni l’amministrazione comunale ha utilizzato soldi pubblici per mettere toppe su una struttura ormai vecchia e inadeguata, senza mai avere il coraggio e la visione di intervenire in modo strutturale. Rattoppi su rattoppi, che hanno solo rimandato un problema che oggi è esploso, obbligando il Comune a cedere la gestione dell’intero impianto a un soggetto privato. Una resa totale, che ha trasformato un bene pubblico in qualcosa di fatto inaccessibile alle società sportive ravennati”.

I due candidati la settimana scorsa hanno incontrato le associazioni sportive che da anni lavorano sul territorio, curando il vivaio, educando bambini e formando atleti. Oggi queste realtà hanno più volte denunciato di rischiare di essere schiacciate da una gestione esterna, che non garantisce né spazi né tariffe calmierate.
“Per rispetto di chi vive ogni giorno la piscina, abbiamo preferito muoverci in silenzio, senza proclami – spiegano Grandi e Zanolli –. Ma oggi, dopo aver studiato la documentazione, possiamo dirlo con chiarezza: il contratto stipulato rischia di essere illegittimo e stiamo valutando molto seriamente l’opportunità di impugnarlo per farlo decadere. Perché un impianto pubblico non può essere trasformato, di fatto, in una struttura privata e inaccessibile. Non lo accetteremo”.

Grandi e Zanolli propongono altre alternative: “Se avremo l’onore di essere eletti e di andare al governo di questa città, interverremo con degli aiuti molto concreti alle società sportive – dichiarano -. Le supporteremo economicamente in modo che  possano costruire un impianto di loro esclusiva pertinenza, oppure stipuleremmo delle convenzioni con gli impianti privati già esistenti per garantire alle società sportive ravennati di poter godere di corsie a loro dedicate in via esclusiva”.
“La piscina rischia di pagare anni di lassismo, mancanza di visione e disinteresse dell’amministrazione in carica per il futuro dello sport cittadino. Ma noi non ci limiteremo a denunciare l’errore: abbiamo le competenze e il coraggio per risolverlo», affermano.