“Avrebbe dovuto essere un intervento di “messa in sicurezza” di via Fratelli Cervi nel rispetto delle alberature presenti, invece nel corso dei lavori un pino è crollato durante un temporale e in seguito all’intervento dei Vigili del Fuoco si è deciso di abbattere l’intero filare Nord Ovest nel tratto compreso tra via Murri e viale Orsini per un totale di 27 pini”. Ora Legambiente chiede spiegazioni all’amministrazione comunale, soprattutto riguardo al rispetto delle norme previste dal regolamento del verde.
“Le problematiche legate alla presenza dei pini nelle aree urbane sono note – ha spiegato Yuri Rambelli, presidente del circolo Legambiente “A. Cederna” – ma vorremmo capire come sia possibile che un intervento iniziato con la premessa che sarebbero state salvaguardate le alberature, dopo pochi giorni dall’inizio dei lavori si sia risolto nell’abbattimento di un intero filare 27 piante. Soprattutto vorremmo chiarimenti sulle aree di rispetto delle piante previste nel progetto di esecuzioni dei lavori”.
L’associazione rimarca come da alcuni anni nei comuni della “Bassa Romagna” sia in vigore un regolamento del verde che fissa norme ben precise a tutela delle piante nelle aree di cantiere e soprattutto stabilisce come a seconda della grandezza delle piante, vada prevista un’area di pertinenza di terreno nudo e permeabile. Aiuole troppo piccole o addirittura asfaltature fino al colletto dell’albero non consentono infatti alle radici di svilupparsi correttamente, che oltre a spaccare e deformare la pavimentazione portano a problemi di stabilità e salute dell’albero e rischi per l’incolumità delle persone.
“Se ovviamente è complicato, benché auspicabile- ha aggiunto Rambelli – un intervento di “liberazione” di tutte le alberature da asfalto e aiuole troppo piccole realizzate negli anni precedenti, riteniamo però fondamentale che ciò venga realizzato ogni qualvolta vengano effettuati lavori di rifacimento dei marciapiedi e del manto stradale, a tutela della salute delle piante e della sicurezza dei cittadini”.
Alberi di prima grandezza dovrebbero avere un’area di pertinenza di almeno un metro e mezzo di raggio e uno spazio libero complessivo di circa 10 mq. Il regolamento del verde specifica inoltre come “qualora, su viali esistenti, la superficie libera sia inferiore agli standard sopra indicati, le piante esistenti dovranno essere protette dal traffico veicolare con appositi dissuasori o altri elementi di contenimento”. I documenti di progetto e lo stesso cordolo già realizzato a pochi centimetri dai tronchi non sembrano invece prendere in considerazione la necessità di lasciare più spazio libero alle piante.
Legambiente chiede quali prescrizioni e controlli siano stati effettuati e coglie l’occasione per sollecitare l’amministrazione comunale appena insediata a verificare, ogni qualvolta vengono effettuati lavori sulle alberature, la conoscenza della normativa sul verde da parte di tutti i soggetti coinvolti.