Si è conclusa la prima fase di riqualificazione della pineta Miserocchi, collocata tra l’abitato di Marina Romea e la pialassa Baiona, dopo gli interventi del servizio Tutela ambiente e territorio del Comune di Ravenna.
Per poter garantire la permanenza dei criteri di tutela richiesti dall’Unione europea, sono già state in parte rimosse le piante alloctone (prevalentemente robinie) che, infiltrandosi nell’habitat, stavano modificando le caratteristiche vegetazionali del sito. L’intervento ha previsto anche un diradamento selettivo del pino marittimo, di impianto artificiale, che in alcuni punti della pineta soffriva di eccessiva densità. Inoltre, in questi giorni sono state piantumate 18 “isole” di arbusti e alberi autoctoni di due tipologie adatte a suoli aridi-sabbiosi e a specie più tipiche di suoli argillosi. I prossimi interventi riguarderanno la sostituzione di panchine danneggiate e la rimozione di detrattori ambientali. Infine, al termine del periodo di nidificazione dell’avifauna, verranno rimosse le robinie su cui è stato fatto un primo intervento di cercinatura.
Inoltre in questo periodo chi frequenta la pineta Miserocchi, di proprietà comunale e inclusa nel Parco regionale del Delta del Po e nella Rete natura 2000, potrà ammirare la fioritura di alcune specie di orchidee spontanee. Le praterie sabbiose presenti nella porzione settentrionale offrono la rara possibilità di un’osservazione tanto suggestiva quanto non sempre facile da scorgere. Quest’anno la fioritura delle orchidee è stata eccezionalmente abbondante per la specie cosiddetta “Fior di ragno” o “Orchidea verde-bruna” (Ophrys sphegodes). Le piccole orchidee ora sono presenti con oltre mille individui in un’area relativamente piccola, a cui si affiancano alcune decine orchidee minori (Anacamptis morio).
L’ufficio Zone naturali del Comune, per il desiderio di condividere con tutti i visitatori e i fruitori della pineta Miserocchi di questa fioritura sorprendente, ha temporaneamente delimitato tale area e apposto alcuni cartelli per facilitarne l’individuazione. L’intento è anche quello di sensibilizzare alla tutela di un habitat che talvolta può apparire poco significativo, ma che invece è poco comune e oggetto di grande considerazione a livello internazionale.