“Le notizie che rimbalzano dalla Toscana, che danno quasi per certo l’approdo a Ravenna del rigassificatore che Piombino dismetterà nel 2026, contrastano oggi con l’assordante silenzio dell’amministrazione comunale in primis, e della Regione poi, su questo argomento. Per questo sarebbe necessario che il Comune, direttamente coinvolto, chiarisse una volta per tutte la propria posizione sull’eventualità di ospitare un secondo impianto. Continuare a far finta di nulla limitandosi a dichiarare che al momento non esiste nessuna richiesta ufficiale, così come è successo durante la seduta di Commissione della scorsa settimana, è un atteggiamento poco trasparentenei confronti dei cittadini e che non fa presagire nulla di buono”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo all’ipotesi che Ravenna possa accogliere un secondo rigassificatore dopo quello che verrà ormeggiato davanti a Punta Marina. “Eventualità che è stata confermata ieri dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha spiegato come Snam stia pensando a ricollocare in Adriatico l’impianto di Piombino alla scadenza dei tre anni stabiliti dagli accordi territoriali”. Un’ipotesi che potrebbe diventare certezza il prossimo 24 marzo, giorno in cui scadrà la proroga che la Regione Toscana ha dato a Snam per conoscere la destinazione del rigassificatore dopo il periodo di “sosta” a Piombino. “Le notizie di stampa uscite in queste ore ci preoccupano, ma ci preoccupa ancora di più la mancanza di una posizione chiara da parte delle istituzioni coinvolte, a partire dall’amministrazione ravennate – aggiunge Silvia Piccinini – . Anche perché dire di sì anche al rigassificatore di Piombino, dopo l’ok a quello di Punta Marina, sarebbe una scelta che andrebbe nella direzione diametralmente opposta a quella tracciata dalla transizione ecologica ed energetica che dobbiamo percorrere al più presto. Continuare, invece, ad investire tempo prezioso e risorse sul gas è un errore che non possiamo permetterci e che rischiamo di pagare a caro prezzo. Ravenna dica no al secondo rigassificatore” conclude la capogruppo regionale M5S.