La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ravenna, nei confronti di C.F., 48enne ravennate, poiché gravemente indiziato del delitto di maltrattamenti in famiglia e reati connessi, ai danni della convivente, esponendola a continue vessazioni verbali, percosse e persino lesioni.
In particolare, nell’ambito di una mirata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ravenna, originata dalla denuncia presentata dalla vittima negli uffici della Questura di Ravenna a seguito di maltrattamenti subiti in ambito familiare, i poliziotti della Squadra Mobile hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare del Divieto di Avvicinamento emessa nei confronti del coniuge della vittima, autore dei maltrattamenti.
Le indagini condotte dagli investigatori di viale Berlinguer hanno permesso di individuare le condotte lesive poste in essere nel tempo da C.F. A causa dei maltrattamenti, la compagna è stata anche obbligata a ricorrere alle cure del locale Pronto Soccorso, ma ogni volta aveva cercato di nascondere l’evidenza agli operatori, nonostante ecchimosi al volto – in un’occasione nel 2010 -, nonostante un trauma commotivo e una ferita lacero contusa, in un altro episodio nel 2011, e contusioni varie e frattura del 4° metatarso del piede nel luglio 2018. Da ultimo, il 5 gennaio di quest’anno, l’uomo avrebbe aggredito la compagna all’interno dell’attività di proprietà, ove la donna lavorava, seppur senza stipendio e, trascinandola in strada, l’avrebbe gettata nel vicino canale colmo di acqua e fango, incurante delle rigide temperature invernali.