I Carabinieri della Compagnia di Ravenna, nella mattinata del 14 ottobre scorso, hanno sequestrato quasi 24 kg di droga e tratto in arresto un 49enne: in un appezzamento agricolo abbandonato a ridosso del centro città, grazie a serre artificiali e un ingegnoso sistema di irrigazione e irradiazione ed essicamento automatico, aveva installato una vera e propria piantagione di droga.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile, nell’ambito delle indagini che già hanno portato agli arresti nei mesi scorsi di altri spacciatori, hanno messo a segno un ulteriore colpo; si tratta di un ravennate, con alle spalle diversi precedenti in materia di stupefacenti che evidentemente, questa volta ha alzato davvero il tiro. L’uomo avendo i contatti e uno spazio indiscreto per poterlo fare, ha comprato, evidentemente su internet o negozi specializzati, tutto il kit di lampade, tende e quant’altro per coltivare i semi della pianta di marijuana: il tutto si alimentava con un illecito attacco all’illuminazione pubblica. L’attività illecita, con la cessione a terzi poteva fruttare fino a 80mila euro a raccolto.
Le informazioni raccolte hanno condotto i militari presso un appezzamento di terra in stato di abbandono a ridosso del centro abitato di Ravenna, spesso frequentato da un uomo alla guida di un furgone bianco che ha destato sin da subito forti sospetti negli investigatori. Sono stati così svolti dei servizi finalizzati a identificare il soggetto e capire il suo legame con quel terreno pieno di rovi. L’area abbandonata, praticamente inaccessibile, nascondeva delle serre automatizzate in cui crescevano rigogliose le piante di marijuana e strutture che fungevano da essiccatori per quella appena raccolta. L’uomo aveva creato infine dei corridoi di fuga (praticamente invisibili) grazie ai quali sarebbe stato impossibile sorprenderlo sul fatto; è stato solo nella mattinata di lunedì che i Carabinieri della Sezione Radiomobile, dopo aver constatato con un drone che gli essiccatori era ormai vuoti, hanno deciso di intervenire.
È stato simulato un normale controllo in abitazione, ma quando gli inquirenti hanno iniziato a fare domande specifiche sull’eventuale possesso di droga lo spacciatore ha iniziato ad intuire il guaio nel quale si era infilato. In realtà, già dal forte odore che si avvertiva dall’androne della palazzina, la confessione dell’uomo si è resa superflua: nella camera da letto aveva posizionato 2 kg. di cime di marijuana ancora da imbustare. La quantità rinvenuta non era però pari al numero di piante intraviste sotto le serre e gli essiccatori, pertanto i militari hanno deciso di proseguire nell’attività di perquisizione che dopo qualche ora ha finalmente portato i suoi frutti.
Nella mansarda, da cui si accedeva mediante una botola abilmente camuffata, è stato così rinvenuto il resto: quasi 22 Kg di marijuana già suddivisa in buste etichettate con la dicitura delle diverse qualità, tutto pronto per essere immesso nel mercato. Tra la droga rinvenuta si segnala anche 700gr di hashish, morbidissimo e di qualità fatto in casa dal pusher.
L’area sottoposta a sequestro aveva ancora delle piante interrate: tutto è stato sequestrato.
Dato i riscontri l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto per produzione, detenzione e traffico di sostanza stupefacente e condotto in carcere.
Venerdì il GIP del Tribunale di Ravenna ha convalidato la misura imponendo la custodia in carcere in attesa della processo.