“Il Sindaco Massimo Isola prosegue nella sua opera di stucchevole demagogia”. Stefano Bertozzi, consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia, candidato al consiglio regionale dell’Emilia-Romagna, critica duramente il sindaco Massimo Isola. Il primo cittadino manfredo si è detto disposto ad una protesta qualora, entro la settimana prossima, non vengano approvati i piani speciali per i lavori di messa in sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico.

“Si sta cercando di mistificare la realtà confondendo le acque” continua Bertozzi, richiamando il post di Isola: “In un post su Facebook il Sindaco lamenta il fatto che a suo dire il Commissario Figliuolo avrebbe bloccato il piano speciale perché carente delle coperture finanziarie, precisa poi che insieme alla Regione avrebbe da tempo avanzato una proposta operativa di buon senso che desse avvio, contestualmente all’approvazione dei piani, ad un primo stralcio di interventi per le opere più urgenti nei diversi bacini a protezione del territorio, chiedendo lo stanziamento di circa 870.000.000 di € in tre anni, 4,5 miliardi in dodici anni.
E minaccia altre azioni clamorose (siamo ancora in attesa delle precedenti) se entro la settimana prossima non dovessero arrivare notizie. Ora, si può continuare tranquillamente a mistificare la realtà, ma occorre raccontare le cose come stanno.

I Piani Speciali tanto attesi (quelli i cui contenuti sono stati pensati in gran parte – per loro stessa ammissione –  dall’Autorità di Bacino del Fiume Po’ e dalle 5 Agenzie Regionali coinvolte) nulla hanno a che fare con la ricostruzione post alluvione finanziata dal Governo per il tramite della Struttura Commissariale.
I Piani Speciali dovranno sviluppare i propri effetti su un arco di 12 anni (e questo lo sanno sia Isola che la Regione) e dovranno essere finanziati con finanziamenti in parte governativi ed in parte Regionali, seguendo esattamente lo stesso schema degli accordi del 2001, recepiti dalla Regione nel 2015 (con l’impegno a cofinanziare con fondi regionali oltre 60.000.000 di €) e mai attuati.
Per precisione se i lavori previsti nella delibera Regionale del 2015 con cui veniva recepito il piano contro il dissesto idrogeologico, oggi il piano speciale non dovrebbe occuparsi di fare ciò che non è stato fatto allora. Questo è un fatto”.

Bertozzi da tempo ha sollevato il problema del piano di difesa del 2015, mai andato a conclusione. Poi solleva la questione dei rilievi effettuati dalla Corte dei Conti alla Regione in merito alle risorse spese dopo l’alluvione.

“Prima ancora di chiedere il finanziamento di un piano pluriennale, certamente necessario, anzi indispensabile, viste le carenze accumulate fino ad oggi, il Sindaco Isola e la Presidente Priolo devono preoccuparsi di mettere a terra, realizzare, spendere, i fondi che sono stati stanziati con le ordinanze 8 (33.570.000 €), 15 (233.739.3754 €) e da ultimo la 33 (354.053.848,49 €).
Quelle ordinanze sono già finanziate e da sole (e c’è altro) cubano 621.363.602 €.
Sono soldi già disponibili ed Isola lo sa, la scorsa settimana con specifica variazione abbiamo acquisito al bilancio del comune oltre 3.500.000 € a valere sull’ordinanza 33.

Il Sindaco Isola a questo punto deve chiedere ai soggetti attuatori, Regione e Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, quanti di quei soldi sono stati spesi.
La Corte dei Conti dice il 10%, la Priolo dice che racconta bufale, Isola va a ruota, bene invertiamo le parti: ci dicano loro nel dettaglio che cosa è stato speso dei 621.363.602 € disponibili.
Prima di chiedere ulteriori fondi e fingere di scandalizzarsi se viene richiesto un approfondimento finanziario, visto che accusano noi di mentire, rispondano a questa semplice domanda!”

Bertozzi ricorda poi le altre questioni ancora aperte: il problema relativo al sistema fognario della Bassa Italia e le casse d’espansione mai realizzata a fra Tebano e Riolo Terme: “Isola nel frattempo ci dica anche perché la sua voce di protesta, levata così forte all’indomani dell’alluvione di settembre 2024 nei confronti di Hera, si è già sopita? Perché non chiede ad Hera un rendiconto sull’avanzamento dello stato dell’impianto fognario della città di Faenza? Dove è finita la sua foga? Perché non convoca il Presidente di Hera in Consiglio come richiesto da tutte le forze di opposizione?
Perché il sindaco Isola non si indigna con sé stesso quando nel 2020, appena insediato, o nel quinquennio precedente da vicesindaco, non ha chiesto l’escussione degli oltre 2 milioni di fidejussioni a garanzia della casse sul Senio mai realizzate? Erano soldi contanti, perché non lo ha fatto? Ha letto la sentenza del TAR?”
Perché il Sindaco non si indigna con il suo gruppo di maggioranza che ha votato contro la mia proposta di chiedere alla Regione il trasferimento degli oltre 270 tecnici ancora attivi sull’emergenza Sisma Emilia a distanza di 12 anni (il terremoto è del 2012)? Non crede che la Regione ci dovrebbe una risposta?
Perché il Sindaco non mi risponde nel merito a nessuna delle domande che pongo?”

Prima di chiedere di finanziare ciò che non è stato fatto in vent’anni, ci si preoccupi di spendere bene le cifre enormi che sono sul tavolo oggi, poi lo ripeto per l’ennesima volta, subito dopo o un attimo prima, io insieme a loro sono disponibile a bussare alla porta di qualsiasi Governo sia chiamato a stanziare quanto necessario”.