“Lunedì 8 luglio, le associazioni agricole orientate a sinistra della provincia di Ravenna, sostenute per l’occasione da Confagricoltura, dalla cui mail sono stati mandati gli inviti, organizzano un presidio a Faenza, per protestare sui presunti ritardi nei ristori per l’alluvione, in sostanza contro il Governo Meloni e la Struttura commissariale.
Non ha aderito Coldiretti, che probabilmente rappresenta la maggioranza degli operatori del settore agricolo del territorio.
Al presidio, sono stati invitati tutti i Sindaci della provincia di Ravenna (non parteciperà l’unico del centrodestra, Pederzoli di Brisighella), che dovranno fare da damigelle alla sfilata pre-elettorale del Partito democratico e soci.
Ancora più grave dal punto di vista istituzionale, è stato aver millantato che il Prefetto avrebbe aderito alla manifestazione: giustamente però, dopo essere stato chiamato in causa, ha fermamente smentito la sua presenza.
Oltretutto, l’evento si dovrebbe svolgere proprio in concomitanza della discussione in Senato del decreto riguardante i rimborsi, di cui è relatrice la Senatrice ravennate Marta Farolfi.
Non sarebbe stato più corretto, istituzionalmente, chiedere un’audizione alla parlamentare del territorio invece di voler mostrare i “muscoli” solo per propaganda elettorale?
Evidentemente a Ravenna, pensano di poter permettersi di dire e fare qualunque cosa.
Con questi modi di fare, continua così lo sciacallaggio sul tema alluvione da parte del PD, nonostante la sinistra regionale abbia gran parte della responsabilità per la totale assenza delle opere idrogeologiche preventive.
Assisteremo quindi, a questa ennesima puntata di demagogia e falsità”.

Roberto Petri (Dirigente Nazionale Fratelli d’Italia)

Alberto Ferrero (Segretario Provinciale Fratelli d’Italia Ravenna)