Confermata l’allerta arancione per la giornata di oggi, con un ampliamento, dalle ore 12, dell’area interessata dalla criticità idraulica che si intensifica (arancione) sulla Romagna e su pianura e collina bolognese. Si attenua il rischio piene su pianura modenese e reggiana, dove il colore scende a giallo.
Per la giornata di martedì 10 dicembre l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile prevede piogge di debole o moderata intensità su tutta la regione, più insistenti sulle zone di pianura e collina del settore centrale. Sulla costa e sulla fascia pedecollinare tra Ravennate e Bolognese potranno assumere carattere di rovescio o temporale.
Sono previste nevicate sui rilievi a quote attorno a 700-800 metri, localmente più basse, fino a 400-500 metri, sul settore centrale.
Le piogge potranno generare incrementi dei livelli idrometrici nel settore centro-orientale con possibili superamenti della soglia 2, dove saranno possibili anche ruscellamenti lungo i versanti, innalzamenti dei livelli nel reticolo minore e fenomeni franosi, anche a seguito delle piogge dei giorni precedenti.
Nonostante la progressiva attenuazione del moto ondoso, a causa del persistere di picchi di marea oltre i valori di soglia, nella mattinata di domani si prevedono condizioni favorevoli a localizzati fenomeni di erosione della duna costiera ed ingressione marina. Sulla costa, possibili esondazioni di fiumi e canali alla foce, per le difficoltà di deflusso delle piene in mare.
Per la giornata in corso confermate le previsioni di piogge sul settore centro-orientale della regione, intense e persistenti sulla Romagna. Le nevicate significative saranno limitate a quote superiori a 700-800 metri sull’Emilia centrale. Sui settori centro orientali saranno possibili diffusi ruscellamenti lungo i versanti, innalzamenti dei livelli idrometrici nel reticolo minore e fenomeni franosi.
La situazione sul territorio
Per le piogge dei giorni scorsi si sono verificati allagamenti localizzati nelle aree pedecollinari delle province di Reggio Emilia, Modena e Bologna, dovuto a situazioni puntuali di saturazione del sistema fognario. Le piogge si sono ora spostate verso est, interessando la Romagna. Il sistema del volontariato di protezione civile è stato attivato prontamente dall’inizio dell’emergenza e sta intervenendo diffusamente su tutto il territorio regionale, sia in pianura che in montagna così come il Centro operativo regionale che è rimasto aperto durante tutta la notte.
La criticità principale riguarda le disalimentazioni della rete elettrica, in gran parte causate da rotture di cavi dovute al crollo di alberature per la neve pesante caduta in collina e montagna. Su queste situazioni stanno già intervenendo gli enti gestori. Il punto alle ore 9 di questa mattina vedeva: 2.000 disalimentazioni della rete elettrica Enel in provincia di Piacenza (Lugagnano Val d’Arda, Gropparello, Bettola, Morfasso e Farini); 3.500 di Enel in Provincia di Parma (a Neviano degli Arduini, Corniglio, Lesignano de Bagni, Bardi, Calestano, Fornovo di Taro, Lesignano de’ Bagni, Pellegrino Parmense, Sala Baganza, Terenzo, Traversetolo e Valmozzola); 4.150 di Enel in provincia di Reggio Emilia (Castelnovo ne’ Monti , Casina, Viano, Carpineti, Baiso, Villa Minozzo, Vezzano sul Crostolo, Vetto, Toano, Scandiano, San Polo d’Enza, Canossa e Castellarano); 5.729 disalimentazioni della rete elettrica in provincia di Modena, di cui 1.629 del gestore InRete sui comuni di Zocca, Sestola, Polinago, Guiglia, Montese e 4.100 di Enel a Prignano sulla Secchia, Serramazzoni, Sassuolo, Palagano, Montefiorino, Maranello e Castelvetro); 1.765 di Enel in provincia di Bologna (Camugnano, Castiglione dei Pepoli, Castel di Casio, Monghidoro, Loiano, Castel d’Aiano, Valsamoggia, San Benedetto Val di Sambro, Monzuno, Grizzana Morandi, Vergato e Gaggio Montano).