Fedeltà alla partitura, rispetto per le intenzioni dell’autore, studio meticoloso e un laborioso esercizio d’artigianato per la costruzione drammaturgico-musicale dell’opera, le braccia pura estensione della mente: così si compone l’etica del fare musica, così la insegna Riccardo Muti nella sua Italian Opera Academy – a giovani direttori e maestri collaboratori, ma anche al pubblico in sala.
L’Accademia torna a Ravenna dal 21 luglio al 3 agosto nella duplice veste di momento di alta formazione e luogo eletto per la promozione dell’opera italiana, patrimonio nazionale e universale da salvaguardare da cattive abitudini esecutive e da trasmettere in tutta la sua autenticità e profondità. Il Teatro Alighieri apre le porte ai giovani allievi selezionati fra le centinaia di domande di ammissione arrivate da tutto il mondo, ma anche a studenti, musicisti, appassionati. Ad attenderli due settimane di studio di una singola opera – il Macbeth di Giuseppe Verdi, dopo Falstaff, Traviata e Aida protagoniste delle precedenti edizioni – per scoprirne, sempre con la guida di Riccardo Muti, segreti e alchimie, di scena in scena, di frase in frase, indagando e analizzando parole, colori, dinamiche. Prima al pianoforte, a partire dalla presentazione dell’opera al piano con cui l’Accademia si apre il 21 luglio, e poi in orchestra e con i cantanti dal 22 al 30, per arrivare al cuore dell’opera e ai concerti finali dell’1 e 3 agosto, rispettivamente diretti da Muti stesso e dai suoi allievi.
Grazie al sostegno della Fondazione Raul Gardini, sponsor principale di quest’edizione dell’Italian Opera Academy, 200 pass gratuiti saranno messi a disposizione del pubblico per assistere alla presentazione al piano di sabato 21 luglio, alle 18, e alle prove di domenica 22.
Dalle ore 10 di venerdì 20 giugno e fino a esaurimento dei posti disponibili (max 2 a persona), 100 pass saranno in distribuzione presso la Biglietteria del Teatro Alighieri e 100 saranno assegnati sulla pagina Facebook del teatro. Ogni pass dovrà essere convertito in biglietto: dalle ore 16 di sabato per la presentazione e dalle 10 di domenica per l’accesso alle prove in programma il giorno stesso, sempre alla Biglietteria del teatro. Con questo “dono”, la Fondazione Gardini conferma quella vocazione al sostegno della cultura e all’attenzione per le nuove generazioni che ha già sancito l’importante legame con l’Italian Opera Academy.
Info: 0544 249244 – tickets@teatroalighieri.org
“La mia è una crociata – sottolinea Riccardo Muti – a favore dell’integrità della partitura e contro la compiaciuta disattenzione con cui il melodramma è spesso presentato sui palcoscenici di tutto il mondo, a causa della mancata comprensione del rapporto tra musica e testo. Il nostro repertorio deve invece godere del medesimo rispetto riservato alla musica d’oltralpe”. Una battaglia che Muti combatte non solo dal podio delle orchestre che guida in tutto il mondo, ma anche – grazie a un’Accademia che è un unicum assoluto in Italia e all’estero – nel Teatro Alighieri, dove condivide la propria esperienza con i giovani allievi – direttori d’orchestra e maestri collaboratori, tutti rigorosamente under 35 – e con il pubblico in platea e nei palchi. L’obiettivo di questa straordinaria impresa, inauguratasi nel 2015 e giunta ormai alla quarta edizione? “Trasmettere a chi verrà dopo di me quanto ho appreso da chi mi ha preceduto. Da Votto e, per suo tramite, da Arturo Toscanini, a sua volta depositario diretto del lascito verdiano, oggi purtroppo avvilito da indebite consuetudini, arbitrii e fraintendimenti”.
Naturale quindi che il cuore di questa bottega rinascimentale, dove i segreti del mestiere si tramandano da maestro ad allievo, sia ancora una volta un’opera verdiana quale il Macbeth. Sul palcoscenico l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini che Muti stesso ha fondato nel 2005 e che accoglie musicisti sotto i trent’anni provenienti da tutt’Italia. Quanto ai cantanti, nei panni di Macbeth e Lady Macbeth Serban Vasile e Vittoria Yeo, Riccardo Zanellato sarà Banco, Giuseppe Distefano Macduff, Riccardo Rados Malcolm, mentre dama e medico saranno rispettivamente Antonella Carpenito e Adriano Gramigni; il Coro Costanzo Porta sarà invece guidato da Antonio Greco. Gli allievi dell’Accademia sono stati selezionati fra le domande arrivate da tutto il mondo: dall’Italia e da tutti i Paesi europei, ma anche dal Sudamerica e dall’Oriente, dall’Azerbaijan all’Iran, dal Giappone alla Cina. Una mappa di amore per la musica e per l’opera italiana che si intreccia con le traiettorie delle più prestigiose scuole di musica (Juilliard di New York, Sibelius di Helsinki, conservatorio di S. Pietroburgo, Royal College of Music di Londra, Hanns Eisler di Berlino, Università della musica e delle arti performative di Vienna, etc.).