Nella nottata i Carabinieri della Stazione di Filetto e quelli dell’Aliquota Radiomobile di Ravenna, all’esito di indagini congiunte, hanno ritracciato ed arrestato C.A. 36enne operaio rumeno, e deferito in s.l. i connazionali C.C. e S.B. rispettivamente di 36 e 23 anni, tutti residenti nel ravennate, per i reati di “concorso in sequestro di persona, violenza privata e lesioni personali aggravate“.
C.A. allo scopo di scopo di riallacciare la relazione sentimentale con la ex moglie C.M., 37enne rumena residente nel vicentino, tramite la consuocera C.C.e il genero S.B., con l’inganno, la induceva a raggiungere Ravenna nella pomeriggio di giovedì. Una volta incontrata la donna, alle ore 21.00 circa, la costringeva a salire sulla propria auto, portandola in giro senza meta e, usandole violenza fisica e minacciandola di morte, tentava di convincerla a ritornare con lui.
I militari, attivati dalla segnalazione dell’attuale compagno di C.M., avviavano immediatamente le indagini che, attraverso l’escussione dei vari parenti delle parti, riuscivano a ricostruire l’ingarbugliata vicenda familiare e a raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei tre rumeni. Contemporaneamente le ricerche estese su tutto il territorio ravennate consentivano, alle ore 04.00 di venerdì, di rintracciare la donna ed il suo rapitore per le vie di Roncalceci. C.M. soccorsa e accompagnata all’Ospedale di Ravenna riportava contusioni multiple guaribili in 7 gg..
C.A., invece, trascorso il week end in carcere a Ravenna, lunedì è comparso davanti al giudice ravennate che ha convalidato l’arresto, lo ha sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e a divieto di avvicinamento alla vittima, rinviando la data dell’udienza per la discussione del caso.