Giorgio Grenzi, è il nuovo presidente dell’associazione pensionati Coldiretti dell’Emilia Romagna, che con 50 mila associati è la principale associazione dei pensionati del settore agricolo emiliano romagnolo. Grenzi è stato eletto nel corso dell’assemblea dei delegati regionali, alla quale sono intervenuti il Direttore di Coldiretti Emilia Romagna Marco Allaria Olivieri, la segretaria regionale Vania Ameghino, il Direttori provinciali e i Delegati regionali di Coldiretti Pensionati.
Nato a Nonantola in provincia di Modena il 14 febbraio del 1949 e attuale presidente dell’associazione nazionale pensionati Coldiretti, Grenzi ha svolto la sua attività professionale in Coldiretti dove ha ricoperto numerosi incarichi a livello locale e nazionale, ma ha maturato esperienze anche nella centrale cooperativa Ue.Coop, nei Consorzi Agrari, nelle Bonifiche e in diverse associazioni di produttori.
“Accetto con entusiasmo questa nomina, consapevole delle priorità che il nostro movimento è chiamato a perseguire da subito, su tutte, in stretta collaborazione con le Istituzioni, la tutela della sicurezza e della salute dei senior. È necessario riutilizzare al meglio parte dei fondi del PNRR per investirli in assistenza”, ha detto Grenzi, che succede nella carica di Presidente regionale a Paolo Monari.
Vicepresidenti di Coldiretti Pensionati sono stati eletti Giorgio Castaldini di Bologna e Mario Capanna di Rimini.
Durante l’Assemblea è intervenuto il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta della Regione Emilia Romagna Davide Baruffi, che ringraziamo per la sua partecipazione, il quale ha affrontato il tema degli investimenti nella sanità in Emilia-Romagna, attraverso una riorganizzazione dei servizi e della necessità di aumentare i medici. Fondamentale mettere al centro e investire sul territorio, costruendo Case di Comunità, sostenere le famiglie che si fanno carico degli anziani, mettere cuore nella qualità dei servizi che vengono erogati, la sicurezza dei territori nelle aree rurali e montane dai furti attraverso nuove tecnologie.