“Michele De Pascale ha firmato, insieme ad altri mille sindaci, l’appello con il quale si chiede a Draghi di ritirare le dimissioni. “Votate il PD, altrimenti arriva la destra” era il mantra che ossessivamente i candidati democratici hanno ripetuto agli elettori in tutte le ultime tornate elettorali, “Il Partito Democratico è l’alternativa alla destra” dicevano. La realtà è che fanno finta di litigare, per poi essere d’accordo su tutta la linea quando in ballo c’è la difesa del Partito Unico Neoliberale . Una farsa della farsa. Non ci stupiamo, dunque, che De Pascale abbia firmato questo appello insieme alla destra. Semplicemente perchè il PD è la destra.
Il suo partito è il partito più atlantista, filo NATO e filo UE che esista. Una classe politica che appoggia l’aumento delle spese militari, l’invio delle armi in Ucraina per fomentare la guerra, vota la risoluzione che paragona il nazismo al comunismo, sostiene le privatizzazioni e le delocalizzazioni, il taglio alla servizio sanitario nazionale e alla scuola pubblica, in favore della sanità privata e della scuola privata.
Un sindaco che si vanta delle misure di sicurezza del Jova party ma non fa nulla per i lavoratori che muoiono sui luoghi di lavoro (Ravenna è tra le prime province italiane per incidenti sul lavoro) o sulla insicura via Baiona.
Con questo ennesimo atto di servilismo e subordinazione al grande capitale industriale e finanziario europeo impersonificato da Draghi, il sindaco De Pascale e il suo partito ci dicono da che parte stanno e quali interessi sono disposti a servire. Interessi diametralmente opposti a quelli della classe lavoratrice (pubblica, privata, autonoma), schiacciata da politiche di austerity trentennali, dal costo della vita, da stipendi da fame e da politiche guerrafondaie che porteranno il nostro paese sull’orlo del disastro.
E’ il momento di riportare i lavoratori e i loro interessi al centro, per questo serve un cambio radicale del sistema.
O socialismo o barbarie.”