Giovedì 10 marzo 2022 alle ore 18, l’Aula Magna di ISIA Faenza ospita la conferenza PATRIMONIO IN DEPOSITO. Palazzo Mazzolani custode dell’archeologia del territorio faentino di Massimo Sericola, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. L’evento, parte del programma culturale STANZE DEL FUTURO. Opere e ricerche di ISIA Faenza, sarà a ingresso libero su prenotazione fino a esaurimento posti (con Green Pass rafforzato) e trasmesso in streaming sul canale Youtube ISIAFaenzaOfficial. Seguirà la visita guidata alle collezioni e ai depositi del patrimonio archeologico conservati presso Palazzo Mazzolani.
Il patrimonio archeologico del territorio faentino è in buona parte contenuto nel deposito di Palazzo Mazzolani, che oltre a essere un luogo di conservazione finalizzato alla trasmissione futura di quanto rinvenuto nel territorio, costituisce un vero e proprio luogo di studio, ricerca e approfondimento sui resti materiali della storia faentina, con la direzione e il coordinamento della Soprintendenza di Ravenna. Nel corso della conferenza verrà illustrato brevemente quanto contenuto nel deposito e qual è stata la sua funzione nel corso del tempo, per chiarire il ruolo che riveste attualmente, in particolare come fonte di nuove ricerche per iniziative scientifiche e divulgative. Infine, si mostreranno gli allestimenti inaugurati da pochi anni proprio a Palazzo Mazzolani, che costituiscono i primi esperimenti di restituzione alla comunità faentina di elementi del proprio patrimonio archeologico (il lapidario nell’androne monumentale e l’esposizione visibile ma non visitabile dei mosaici nel cortile interno).
Massimo Sericola è un funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Laureato e specializzato in archeologia medievale all’Università di Bologna, è in servizio al MiC dal 2012. Si occupa della tutela e della ricerca archeologica nel territorio della provincia di Ravenna; collabora alla pianificazione paesaggistica regionale in riferimento alle zone di interesse archeologico; è responsabile dell’Area funzionale Educazione e Ricerca della Soprintendenza. Nell’ambito dell’attività istituzionale si occupa della direzione scientifica delle attività archeologiche attuate nel territorio faentino e ravennate dal 2018, seguendo e coordinando gli interventi di scavo, le indagini non invasive e la conservazione dei reperti.