“Il Comune di Ravenna e il sindaco De Pascale si fanno vanto del programma di riqualificazione urbana “Darsena di Città“. L’obiettivo è quello di creare un sistema territoriale che si sviluppi dalla città al mare, recuperando così le funzioni residenziali, commerciali e terziarie. Si intende realizzare un camminamento sopraelevato che partendo dai Giardini Speyer e dalla Stazione Ferroviaria arrivi sino al Candiano e creare un parcheggio multi-piano. Tutto molto suggestivo.
De Pascale ha di recente ulteriormente chiarito la sua posizione a riguardo: “il Comune favorisce le infrastrutture come i camminamenti per favorire l’investimento dei privati”.
Questa è la situazione. In tante città Europee sono state realizzate egregie opere di riqualificazioni delle aree industriali dismesse. A Ravenna questo è impossibile a causa di ben 47 proprietà individuali che non permettono interventi complessivi di riqualificazione. Aree dismesse, capannoni pericolanti, strutture arrugginite, una visione desolante.
Il Partito Comunista di Ravenna (PC) ed il suo candidato sindaco, Lorenzo Ferri, hanno invece le idee ben chiaro su come procedere ad una reale riqualificazione. Il Comune a guida PC proporrà l’applicazione dell’articolo 42 della Costituzione, che permette l’esproprio con indennizzo della proprietà dei privati qualora sussistano evidenti interessi di carattere generale.
La città di Berlino, proprio in questi giorni, ha emanato un referendum per indire l’esproprio di residenze private non utilizzate al fine di sviluppare il social-housing. Lo fa Berlino, lo possiamo fare anche a Ravenna.
Per il progetto di riqualificazione saranno coinvolti i residenti del quartiere, attraverso un apposito “comitato cittadino di riqualifica Darsena”. Il progetto includerà aree verdi, una biblioteca, piccoli negozi di quartiere, aree di ristoro con locali di proprietà pubblica da dare in concessione a giovani. Il lungo canale non deve diventare un salottino “con vista mare” per la borghesia del centro storico, ma deve prima di tutto essere vissuto e frequentato dai residenti del quartiere. La riqualifica deve essere fatta in funzione dei bisogni dei residenti in primis, a poi della collettività.
Purtroppo il progetto del PD sarà diametralmente opposto. Al centro ci sarà, come sempre, l’interesse ed il profitto privato, attorno al quale le persone dovranno adattarsi.
Lo abbiamo visto con il Mercato Coperto, un’operazione chirurgica di privatizzazione di spazio pubblico. Un mercato storico, uno spazio di aggregazione sociale, che dava lavoro a tante famiglie del popolo e frequentato da tutte le classe sociali, è stato privatizzato dal PD e dato in mano ad una manciata di privati, che lo hanno trasformato in un supermercato di lusso e in ristoranti dai prezzi non certo popolari. Perché il PD ed il popolo sono due rette parallele destinate a non incontrarsi. Il PD assomiglia sempre di più a “Superciuk”, il famoso personaggio del fumetto “Alan Ford”, il Robin Hood al contrario che levava ai poveri per dare ai ricchi.”