“Partire dalle persone: La gestione strategica del personale”, questo il titolo del convegno che si svolgerà nei locali di Faventia Sales – via San Giovanni Bosco 1 (Faenza) – il 2 marzo dalle ore 10:00 alle ore 16:30.
Su quali caratteristiche deve puntare la Pubblica Amministrazione per essere in grado di fronteggiare le sfide del mondo contemporaneo? Come si deve attrezzare per rispondere ai bisogni dei cittadini ed offrire servizi innovativi? Se da un lato occorre guardare lontano e avere una visione definendo strategie di sviluppo, dall’altra è fondamentale poter contare su personale qualificato e motivato in grado di gestire la complessità, conoscere il funzionamento della macchina amministrativa e destreggiarsi con le nuove tecnologie.
L’Unione della Romagna Faentina si sta adoperando da tempo per qualificare la sua attività in questa prospettiva, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo sostenibile del territorio a beneficio di tutta la comunità. Per questo motivo, attraverso il Piano Strategico 2030, ha elaborato una visione di sviluppo del territorio di lungo periodo.
Oggi, grazie al contributo del Team di esperti di Italiae – il progetto del Dipartimento Affari Generali e Autonomie-DARA con cui la Romagna Faentina collabora dal 2018 – l’Unione si è dotata del piano strategico per il personale “Partire dalle Persone”, un insieme organico di interventi per potenziare e valorizzare competenze e profili professionali che dovranno essere supportati nel loro sviluppo continuo, nella consapevolezza che il personale dipendente è una leva strategica fondamentale, la chiave di volta che consente all’organizzazione di perseguire al meglio i propri obiettivi.
L’evento, promosso dall’Unione della Romagna Faentina in collaborazione con il progetto Italiae del DARA e in intesa con la Regione Emilia-Romagna, si articola in due sessioni, una plenaria mattutina e due laboratori pomeridiani.
Il programma prevede un intervento di apertura di di Massimo Isola, presidente dell’Unione della Romagna Faentina, a cui farà seguito l’intervento introduttivo del cons. Giovanni Vetritto, direttore generale del DARA. Successivamente sarà illustrata l’esperienza della Romagna Faentina attraverso gli interventi del coordinatore Paolo Ravaioli, di Anna Lisa Amadori (responsabile Servizio Personale e Organizzazione), di Giuseppina Salinardi (Esperta di gestione e sviluppo del personale nelle pubbliche amministrazioni – Progetto ITALIAE) e di Bruno Carapella (Università degli Studi di Bari Aldo Moro – Esperto Progetto ITALIAE). Seguirà poi una tavola rotonda con i direttori delle Unioni Reno-Galliera, Bassa Romagna, Tresinaro-Secchia, Terre d’Argine, del Nuovo Circondario Imolese, della Federazione Camposampierese, dell’Unione Valdera e della Romagna Faentina, coordinata da Giovanni Xilo, responsabile del Laboratorio Permanente di Italiae. Chiuderà la sessione del mattino Francesco Raphael Frieri, direttore generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni della Regione Emilia-Romagna.
La costruzione del nuovo sistema professionale dell’Unione presentato porterà alla progressiva progettazione della nuova organizzazione e dei nuovi sistemi di recruitment e sviluppo professionale delle persone che lavorano per queste comunità.
“Sono particolarmente lieto che Faenza ospiti questo appuntamento – dice il presidente dell’Unione Romagna Faentina Massimo Isola – Essere riusciti a creare questo ente di secondo livello è stato un importante passo in avanti verso l’efficientamento della macchina amministrativa che deve supportare, in un momento di grande programmazione anche in virtù dei tanti bandi legati al PNRR, le tante sfide che ci aspettano. È in questo ambito che assume grande importanza il ruolo del dipendente, a tutti i livelli. Poter contare su personale motivato e adeguatamente preparato è indubbio possa fare la differenza. Nel nostro caso, in meno di cinque anni, in Unione abbiamo sottoscritto investimenti proprio in questo senso, assumendo circa 120 nuove figure, cosa che ha portato il numero dei dipendenti a più di 500, lo stesso di una impresa di medie dimensioni. La gestione di questi numeri non è sempre semplicissima; è quindi per questo che saluto con vero piacere questa iniziativa che di sicuro contribuirà a dare nuovi spunti di lavoro per meglio ottimizzare la macchina amministrativa dell’Unione”.