“Nel consiglio comunale di martedì 28 maggio abbiamo potuto constatare la profonda reticenza al cambiamento culturale in termini di parità di genere di una certa parte politica: Fratelli d’Italia e parte della Lega hanno infatti scelto di bocciare l’ordine del giorno presentato dal Partito Democratico con l’obiettivo di riequilibrare l’importante divario di genere nella nomenclatura di strade/vie/piazze e giardini e altri luoghi pubblici, mentre Progetto Civico Faentino si è astenuto.
Davvero non se ne capiscono le ragioni. Il testo approvato a maggioranza impegna il Sindaco e la Giunta a formalizzare la volontà di dedicare le nuove vie, piazze, aree verdi, strutture sportive o educative a personalità femminili ad oggi non adeguatamente rappresentate nella toponomastica cittadina, anche attraverso una preliminare ricognizione delle aree pubbliche attualmente non intitolate. Ad oggi, infatti, lo squilibrio è lampante: la mappatura svolta dall’Associazione “Toponomastica Femminile” ha fatto emergere che nella nostra città gran parte delle vie sono dedicate a uomini, in particolare, solo 19 strade sono intitolate a figure femminili a fronte di 365 vie/piazze intitolate a figure maschili. Oltretutto di queste 19, solamente 11 sono dedicate a figure non afferenti al mondo religioso.
Il Partito Democratico ritiene che non sia una questione secondaria: anche e soprattutto dai linguaggi simbolici ed espressivi passano i grandi cambiamenti culturali della società. Poter riconoscere figure femminili meritevoli locali e nazionali nelle strade della propria città contribuisce giorno dopo giorno ad instillare consapevolezza nelle generazioni più giovani e non solo che anche per le donne è possibile arrivare a posizioni di leadership e/o contribuire al benessere e al progresso della società. Il riequilibrio della parità di genere nella toponomastica cittadina è solo uno di tanti strumenti che possono rendere l’uguaglianza davvero effettiva e non sono solo sbandierata a parole.
Dispiace questo esito perché al di là del tentativo di arrampicarsi sugli specchi, certifica nei fatti il persistere anche tra le forze politiche faentine di pregiudizi non più giustificabili e accettabili.”
La capogruppo Giulia Bassani
L’assessora alla Parità di genere Simona Sangiorgi
Il segretario Emanuele Tanesini