Il deputato romagnolo Marco Di Maio ha ricevuto l’incarico di relatore della legge, varata dal Consiglio dei Ministri, che introduce disposizioni urgenti in materia di parità di genere nelle consultazioni elettorali delle regioni a statuto ordinario. Al parlamentare, che è anche capogruppo in Commissione Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni, spetterà il compito di “istruire” e guidare l’iter parlamentare del provvedimento, cercando di fare sintesi anche tra le istanze di maggioranza e opposizione.
“Le pari opportunità passano anche dalla parità di rappresentanza nelle liste elettorali – afferma -, ma sappiamo che ci sono realtà come la Puglia che negano questo diritto. Sarà un onore svolgere questo ruolo e lavoreremo per unire tutte le forze politiche, a prescindere dalle appartenenze. Abbiamo già cominciato con le prime telefonate anche con i colleghi dell’opposizione. Perché questa è una battaglia di civiltà, prima che di partito”.
Al fine di assicurare il pieno esercizio dei diritti civili e politici e l’unità giuridica della Repubblica, il testo di legge dispone l’esercizio del potere sostitutivo dello Stato, disciplinato dall’articolo 120 della Costituzione, nei confronti della Regione Puglia, che si è resa inottemperante all’invito ad adeguarsi ai principi relativi alla promozione delle pari opportunità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive, fissati dalla legge 15 febbraio 2016, n. 20, per le elezioni dei consigli regionali.
In particolare il decreto dispone che ciascun elettore può esprimere due voti di preferenza di cui uno riservato a un candidato di sesso diverso dall’altro e le schede utilizzate per la votazione sono conseguentemente predisposte; e che nel caso in cui siano espresse due preferenze per candidati del medesimo sesso, si procede all’annullamento della seconda preferenza.