Sono in corso alcuni lavori relativi allo stralcio del Parco Marittimo a Marina Romea e Porto Corsini. Rifatti i piazzali degli stabilimenti nord di Porto Corsini.
“Invitiamo i cittadini a verificare” scrive Italia Nostra Ravenna: “Al momento non risulta presente neppure la benché minima traccia di macerie, rifiuti edili, plastiche, cavi, piastrelle rotte, spranghe di ferro e mezzi mattoni presenti in grandissima quantità nei sottofondi di tutto il tracciato del “Parco Marittimo” a Marina di Ravenna e Punta Marina. Il materiale, alla vista, risulta quello previsto da capitolato, ovvero frantumato di roccia stabilizzato. Nessuna traccia di rifiuti nemmeno tra le dune di sabbia riportate o rimodellate. Come mai?”
“A giustificazione, si è ripetuto tante volte che la variante “macerie”, predisposta solo dopo gli esposti e le denunce delle associazioni e di Lista per Ravenna ed i clamorosi servizi del TG3 e di Ravennawebtv, era migliorativa, in quanto il riciclaggio dei rifiuti – anche dentro una Riserva Naturale e su demanio marittimo e senza approvazione preventiva degli Enti competenti – tutelava l’ambiente. Come mai stavolta non si applicano le “migliorie” e si rinuncia alla pratica “virtuosa”, utilizzando invece il materiale previsto dal progetto?” chiede l’associazione. “Progetto che tra l’altro viene definito come ecologico e rispettoso dell’ambiente, nonostante ad esempio utilizzi, per il piano di calpestio delle passerelle ciclopedonali, gran quantità legno esotico proveniente dall’Amazzonia”
Sulla vicenda rifiuti è stato aperto un procedimento giudiziario: “Invitiamo il Pubblico Ministero, che ha già chiesto l’archiviazione, a recarsi a verificare con i propri occhi i lavori a Porto Corsini e a riguardare con attenzione la documentazione prodotta e depositata dalle associazioni, compresi due vasi colmi di rifiuti e pezzi grossolani di macerie prelevati dai cittadini in due punti dei lavori del Parco Marittimo – prima che venisse in gran fretta tombato tutto – alla presenza del consigliere Ancisi in veste di Pubblico ufficiale. Non ci vuole un tecnico per valutare le differenze, che sono lampanti. L’archiviazione per il sotterramento nel “Parco Marittimo” di quasi 4000 tonnellate di macerie riciclate potrebbe avvenire già nell’udienza del 24 giugno relativa al primo esposto presentato da Italia Nostra, e a quel punto anche per la denuncia di Lista per Ravenna la strada sarebbe in salita”.