“È interessante notare che tutte le volte che l’amministrazione si rende conto che un’opera pubblica presenta qualche problema nella sua realizzazione, invece di fare autocritica, se la prenda con l’opposizione.

L’ultimo esempio è dato dal parco marittimo. Tralasciando i ritardi che fin da subito hanno caratterizzato l’opera, mi voglio soffermare su un altro aspetto. Fermo restando che personalmente non abbiamo nessuna preclusione nei confronti dell’opera in sé. Sappiamo benissimo che tutta la zona degli stradelli retrodunali fosse da anni in una situazione di degrado, sporcizia e di difficile gestione. Quindi ben venga una riqualificazione. Le perplessità tuttavia le abbiamo su come l’opera si sta realizzando. Partiamo dal fatto che la riqualificazione comporta una notevole riduzione dei parcheggi, di conseguenza si sarebbe dovuto prevedere anticipatamente la realizzazione di un numero di parcheggi almeno equivalenti a quelli che sarebbero stati tolti. Cosa che non è avvenuta. Il parcheggio scambiatore su via Trieste si sarebbe dovuto riqualificare a partire dalle staccionate spesso divelte e dal fondo, in maniera tale che non si trasformi in un pantano tutte le volte che piove. Il fatto stesso poi che sul lungomare i parcheggi siano a pagamento dal venerdì, novità di quest’anno, non aiuta di certo.

Venendo al percorso ciclopedonale che fa parte del primo stralcio dell’opera, nessuno mette in dubbio la bontà dell’idea, tuttavia è evidente che chi avrebbe dovuto controllare non lo ha fatto. Le indagini verificheranno se i capitolati sono stati rispettati, tuttavia indipendentemente da questo, dopo alcuni sopralluoghi è evidente che il materiale utilizzato per in sottofondo non sia certamente di ottima qualità. Sono presenti scari di demolizioni, plastica a non finire, vetro, blocchi di cemento ed asfalto. Tutto questo in un parco marittimo? La stessa riqualificazione della pineta lascia a desiderare. Oltre agli abbattimenti di molti alberi non è stato fatto niente. L’area sarebbe dovuta essere ripulita dopo anni di incuria, ma è stato fatto in maniera approssimativa. Immondizia, plastica, vetro sono presenti in quello che è il fronte pineta.

Dispiace che un’opera di riqualificazione del nostro litorale non venga realizzata a regola d’arte come ci si sarebbe aspettati dopo tutta l’enfasi che è stata data.

Noi non siamo quindi contrari ad ogni cambiamento, anzi… semplicemente vorremmo che la realizzazione dei lavori venisse fatta a regola d’arte, ancora di più quando ci sono dei finanziamenti del Pnrr che, come sappiamo, non sono dei regali, ma denari presi a prestito e che quindi vanno restituiti.”