Il Parco Marittimo, la riqualificazione strutturale e dell’offerta – diversificata – dei lidi, la città d’arte come fulcro di una ricca proposta culturale che si incardini in eventi qualificanti di rilevanza internazionale sotto una regia unica, superando l’attuale frammentazione fra assessorati, sostenuti dagli introiti della tassa di soggiorno. Sono alcuni punti cardine sui quali si sono soffermati gli interventi di Michele Casadio, capogruppo Italia Viva, e di Chiara Francesconi, capogruppo Pri, nella seduta di ieri del consiglio comunale dedicata al turismo, in cui la maggioranza ha presentato un articolato documento unitario sullo stato attuale e sulle strategie di sviluppo da delineare.
“Il progetto del Parco Marittimo è un primo importante passo – hanno affermato Francesconi e Casadio – che va coniugato con il mondo esistente e con le località coinvolte per evitare un nuovo ‘effetto-Marinara’. Quello del Parco Marittimo sarebbe quindi sì un passo importante ma da solo costituirebbe poco più di un bel restyling; necessita invece di una serie di investimenti che coinvolgono vari assessorati, di numerosi atti e numerose scelte. Rimboschimento, creazione di aree umide, progettualità su nuove forme di ricettivo in altre aree, infrastrutture per la mobilità urbana di nuova concezione che superino la gomma. Sono temi sensibili anche in Europa e sui quali l’Europa investe, sono temi che dovrebbero trovare casa nel quanto mai famoso Recovery Plan, poiché essi parlano del futuro delle nostre località.
L’analisi svolta negli anni sulla vocazione turistica dei lidi necessita ancora di essere perseguita in modo concreto: negli investimenti, nei piani regolatori, nelle scelte delle tipologie di eventi da sostenere. Bene piccoli eventi a carattere di animazione e intrattenimento in località rivolte a turismo familiare, ma nelle trend locations si deve fare di più: abbiamo alcuni eventi importanti, suggestivi e dal richiamo anche internazionale, che meriterebbero maggior sostegno per crescere; abbiamo una tradizione negli eventi sportivi, e ora la Vela torna alla ribalta e noi abbiamo uno dei circoli più virtuosi del Paese, che deve essere sostenuto e coinvolto, scommettendo anche su nuove iniziative. L’organizzazione di eventi deve coprire tutto l’anno, con programmazioni che abbiano la visione per sostenere i privati dando la prevalenza a quei progetti che possono ambire ad essere traino turistico”.
Nei lidi, tengono a mettere in evidenza i due capigruppo di maggioranza, “il livello di cura del verde, degli arredi e delle destinazioni in genere, è in difficoltà: scelte svolte in anni successivi hanno portato a località non omogenee neanche al loro interno. Abbiamo indubbiamente problematiche di privati che ledono la comunità (come Marinara e l’area discoteca in abbandono, la lobby incompleta, l’ex Bukowski, l’ex Xenos, il porto turistico di Porto Corsini) e sono imminenti interventi importanti su ambo i lati del Candiano che hanno l’ambizione e lo scopo di migliorare l’esistente e rifunzionalizzarlo”.
Sul fronte della comunicazione “si è investito su nuovi strumenti, riuscendo a intercettare riconoscimenti e attenzione a livello globale, ma non basta”, rilevano i consiglieri. “I monumenti Unesco pur rimanendo un asset turistico fondamentale non bastano per fare turismo, e per farlo la frammentazione di competenze e risorse tra più assessorati e soprattutto la mancanza di una regia comune con finalità di attrazione dev’essere superata, perché attrarre risorse da fuori è il primo modo per aumentare la ricchezza di una comunità. Perché non immaginare un comitato tecnico-scientifico che si occupi di contenuti e una regia turistica che invece si occupi di individuare i format più adatti, i momenti, le sinergie e coordini i diversi attori?”.