Due anni fa e’ nata alla Universita di Pechino la Scuola dell Opera, che vuole promuovere lo studio del melodramma in Cina.
Nel gennaio 1988 il Maestro Paolo Olmi era stato il primo direttore d’orchestra italiano invitato in Cina e dieci anni dopo era stato sempre Olmi a dirigere lo spettacolo inaugurale del nuovo teatro di Shanghai, tornando poi nel 2003 per la prima tournée cinese del Teatro La Fenice e ancora molte volte a Pechino, Shanghai,Macao,Hong Kong.
L’ultima volta, pochi messi fa dice Olmi e’ stata molto entusiasmante perché il Cidim e la Televisione dell’ Hainan hanno organizzato una serie di Concerti del nuovo anno insieme ai miei ragazzi della Young Musicians European Orchestra, che oltre ad essere bravi sono anche molto simpatici e con loro abbiamo passato le Festività natalizie in grande allegria!”
In questi giorni però l’impegno é del tutto diverso perché la Presidente dell’Opera Academy della Università di Pechino, Jin Man,ha invitato Paolo Olmi a tenere una lunga Masterclass su Mozart e in particolare sul Don Giovanni che, dopo lunghe sessioni di prove, è stato rappresentato nel Teatro dell’Università il 6 e 7 giugno prossimi naturalmente presentando giovanissimi artisti cinesi. Gli spettacoli finali sono avvenuti nel teatro del Campus per un pubblico giovanissimo che in molti casi per la prima volta assisteva dal vivo a un melodramma e ha reagito con entusiasmo a questa prima esperienza. Circa mezz’ora di selfie con gli Artisti alla fine !
“L’ importanza di questa attenzione del Governo Cinese dice Olmi è evidente perché l ‘Opera in questo Paese viene identificata con l’Italia e gli studenti di canto parecchie migliaia sono convinti ed entusiasti divulgatori della nostra lingua.In Cina nei prossimi dieci anni saranno costruiti oltre 50 teatri e anche l’Università di Pechino ha messo a disposizione della Accademia dell’Opera una favolosa struttura di 1400 posti dove i giovani artisti possono provare tutti i giorni usufruendo di scenografie semplici ma funzionali e di tecnologie modernissimi.
“L’accademia dell’Opera di Pechino ci dice il vice Presidente Li Wei che per il momento forma solo cantanti, é però interessata nel futuro a preparare giovani strumentisti al repertorio orchestrale operistico e per questo si sta programmando per i prossimi anni una collaborazione con la Young Musicians European Orchestra, che in Cina ha già effettuato una tournée nel gennaio scorso con grande successo, registrando anche due concerti televisivi.”I cantanti qui sono veramente giovanissimi aggiunge la Presidente, abbiamo un Don Giovanni di 25 anni e un Leporello di 22! Tutti pieni di energia e di entusiasmo, speriamo di portarne presto qualcuno in Italia!