Il servizio indispensabile che la piscina comunale offre alla cittadinanza per scopi terapeutici è stato purtroppo sospeso durante il lockdown, in quanto non erano disponibili protocolli di sicurezza per affrontare l’emergenza Covid.
“Ci sono persone che per patologie e/o disabilità temporanee o permanenti hanno assoluta necessità di frequentare la piscina per scopi fisioterapici e non solo chi soffre di disabilità fisiche, ma anche psichiche” precisa Emanuele Panizza, Capogruppo Gruppo Misto in consiglio comunale
“Abbiamo ricevuto testimonianze di famigliari di ragazzi/e autistici/he che hanno sofferto a dismisura l’inattività forzata.
Il Sindaco quale primo responsabile e tutore della salute dei propri cittadini, deve garantire per quanto nelle sue possibilità che le fasce più deboli vengano tutelate e con essi i familiari, che troppo spesso vengono abbandonati al loro destino”.
Panizza chiede quindi al sindaco de Pascale di predisporre i servizi affinché l’attività sportiva per le persone con fragilità venga sempre consentita: “Considerando che fino a quando perdurerà l’emergenza, nessuno potrà garantire che non si renderà necessario un ulteriore lockdown,
Chiediamo a questa Amministrazione:
– di istituire un protocollo per tenere aperta la piscina comunale e permetterne il suo utilizzo anche se in futuro dovesse essere imposto un ulteriore lockdown,
– di prevedere un protocollo anche per la fruizione di spazi ove poter svolgere attività fisica quali ad esempio il camposcuola E. Marfoglia e l’area ex ippodromo.