Prosegue fino al 21 luglio la mostra dedicata a Dusciana Bravura, “Le metamorfosi degli oggetti e delle immagini”, visibile a Palazzo Rasponi dalle Teste, con i nuovi orari estivi che prevedono aperture fino alle 20.
La mostra, che sta ottenendo un ottimo riscontro, è un’anteprima della IX Biennale del Mosaico contemporaneo del prossimo autunno 2025. Il percorso espositivo è strutturato nelle sei sale al primo piano dello storico palazzo di piazza Kennedy con una selezione di opere che illustrano sinteticamente il trentennale percorso dell’artista. Una prima sala dedicata ai ritratti e alle creature zoomorfe di mosaico; lavori compositi come “Unicorno” già presente nella Collezione di mosaici contemporanei del Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna, immagine guida dell’esposizione, che pur nella costituente ricchezza di smalti e murrine riflesse nello specchio veneziano, non riesce a eludere la sua natura di trofeo, di animale estinto. Nelle sale centrali fanno capolino grandi opere, come gli organismi unicellulari con esplosioni di colore a formare un immaginario catalogo di forme archetipiche seriali. Dirette metamorfosi che investono di significato gli oggetti di uso comune. vasi e contenitori, tutti rigorosamente in vetro o cristallo ma recuperati in chiave pop, vivono accanto ad elementi in cui l’artista manipola distinte creazioni grafiche su stoffa dove si distinguono le presenze di grandi figure femminili dimenticate o solo sfiorate dalla notorietà e che l’artista ha voluto ricordare e far conoscere al grande pubblico. Nella sala video, una inedita narrazione visiva diretta da Dusciana Bravura viene introdotta dal racconto della monumentale opera Alchhemy, pietra miliare del percorso di questi sorprendenti trenta anni di attività dell’artista.
Infine, l’ultima sala è dedicata ad un’opera “site specific”: un grande uccello dal piumaggio ricco di microtessere colorate, uno degli abbaglianti animali artificiali di Dusciana, che si confronta con immagini di veri uccelli esotici e pattern grafici su stoffa dove l’artista ravennate interviene come generatrice di nuovi significati.
La mostra, a cura di Linda Kniffitz e Paolo Trioschi, è visitabile con ingresso gratuito ogni giorno feriale dal martedì al venerdì dalle 17 alle 20; sabato e domenica con orario 10-12 e 17-20. Chiuso il lunedì.
In contemporanea, nello spazio di Palazzo Rasponi dalle Teste è visibile “Omaggio a Aldo Baldassari”, un piccolo, ma un significativo richiamo espositivo nato dalla passione sincera di Romano Segurini del Museo Sgurì di Savarna che ha raccolto molte delle opere di questo pittore poco noto alla sua comunità, nato a Lugo nel 1018 e scomparso a Ravenna nel 1989. Baldassari è stato autore di una pittura solidamente ancorata ai paesaggi ed alle atmosfere del territorio romagnol, dopo essere stato allievo allievo di maestri importanti come Luigi Varoli a Cotignola ed Ilario Rossi a Bologna.
La mostra Dusciana Bravura: le metamorfosi degli oggetti e delle immagini è promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune e Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna.