I tempi di liquidazione delle fatture da parte della pubblica amministrazione nei confronti di chi effettua lavori o presta servizi è sempre stato un tema particolarmente delicato. Le immediate conseguenze di eventuali ritardi oltre al danno d’immagine si riverberano poi sui rapporti tra gli enti pubblici e le aziende private che spesso hanno la sede e operano negli stessi territori che gli enti locali amministrano.
Un tema che però non riguarda le nostre amministrazioni pubbliche che sono particolarmente virtuose
Sulla base dei dati forniti del Settore Finanziario dell’Unione della Romagna faentina che le performance nella risposta alle aziende, quindi i pagamenti delle fatture presentate a fronte di servizi, sia dell’Unione che quelle dei singoli comuni che la compongono, sono infatti migliorate sensibilmente nel corso degli ultimi tempi.
Scorrendo i dati, emerge che nel 2020 l’Unione ha licenziato pagamenti per 1 milione 473mila 280 euro e le fatture, relative a quell’importo, sono state saldate mediamente entro 27 giorni dalla data di presentazione, quando la media prescritta per legge è di 30 giorni.
Entrando poi nello specifico, i tempi medi vedono Solarolo il comune più veloce nei pagamenti delle fatture, che ha quietanzato fatture per 644.143 euro in meno di venti giorni dalla data di presentazione del documento fiscale. In questa particolarissima classifica vediamo a seguire, in termini di velocità, i comuni di Casola Valsenio (732.389 euro saldati entro 23 giorni), Castel Bolognese (1.944.037 pagati entro 23,12 giorni), Riolo Terme (2.366.322 euro saldati entro 23,18 giorni) e Faenza le cui fatture presentate, pari a 8.469.049 euro, sono state pagate entro 26 giorni. Tutte le amministrazioni dunque al di sotto del termine massimo stabilito per legge.
Le fatture vengono recapitate alle amministrazioni esclusivamente in formato digitale tramite il sistema di interscambio, gestito a livello ministeriale e i processi di liquidazione e pagamento sono svolti, anch’essi, in formato digitale senza la produzione di carta o la necessità di stampare documenti, che da un lato strizzano l’occhio all’ambiente e dall’altra velocizzano le procedure.
“I dati appena enumerati -sottolinea Cristina Randi, dirigente del Settore finanziario dell’Unione della Romagna faentina- portano ad alcune considerazioni. I termini di pagamento indicati evidenziano le ottime performance dello svolgimento di procedure di gestione interne e, in coerenza con un uso corretto delle risorse pubbliche che provengono dal territorio, gli enti sono così in grado di restituire, entro i termini di legge, alle ditte del territorio in tempi brevi quanto prelevato. Da rilevare inoltre che uno degli elementi che costituisce prerequisito fondamentale per rendere possibile questo risultato è la disponibilità di adeguati flussi di entrate e il loro costante monitoraggio. Da sottolineare inoltre che nel 2020, nonostante le criticità dovute all’emergenza sanitaria che si sono riscontrate, le disponibilità di cassa sono state garantite in buona parte dai trasferimenti erariali più o meno compensativi delle minori entrate locali conseguenti proprio dall’emergenza sanitaria stessa. Per il futuro occorrerà continuare a garantire il presidio delle entrate e dei processi di riscossione quale tassello fondamentale per assicurare l’attendibilità dei crediti e un costante flusso di entrate per garantire i pagamenti”.
“Nonostante il difficile momento causato dalla crisi economica derivante dall’emergenza sanitaria -spiegano Milena Barzaglia assessora al Bilancio per il Comune di Faenza e Stefano Briccolani, sindaco di Solarolo e assessore al Bilancio per l’Unione- siamo riusciti a contare su adeguati flussi di entrate. Da sottolineare l’alta professionalità del personale degli Uffici dell’Unione e dei comuni che ha lavorato moltissimo per poter ottenere performance di risposta così positive, cosa non banale e per la quale li ringraziamo molto”.