“Strade del forese disastrate, circonvallazione messa in sicurezza con lavori a macchia di leopardo, segnaletica orizzontale inesistente e mancanza di un adeguato numero di strisce pedonali. Diciamo che c’è ancora tanto da fare sulle strade faentine” con queste parole esordisce il consigliere comunale della Lega Gabriele Padovani.
Che prosegue: “I tanto decantati lavori sulla circonvallazione, che non sono altro che lavori fatti a zone, hanno un solo risultato? Una strada che a tratti funziona e che a tratti è dissestata, e cantieri perennemente attivi sul percorso. Non era forse il caso di fare un bando unico? Alla maniera attuale, attivando un bando per ogni zona della strada da sistemare, gli uffici comunali perdono tantissimo tempo e soprattutto c’è anche un’impennata dei costi burocratici. Un bando unico sarebbe stato meglio per tutti.”
“Circonvallazione a parte, vediamo che c’è tanto da fare per le strade. Le strade del forese, quasi perennemente dimenticate dall’Amministrazione, ultimamente vedono qualche sporadica azione di rifacimento. “
Padovani continua: “Invece, se parliamo di segnaletica orizzontale e di attraversamenti pedonali, siamo allo zero totale. Il comune forse non si rende conto dell’importanza che ha una segnaletica orizzontale ben curata, visto che non mette mano alle linee da una vita. Scelta che diventa pericolosa soprattutto se pensiamo agli attraversamenti pedonali, con strisce talmente sbiadite da rendere invisibile l’attraversamento stesso e mettendo in pericolo i cittadini.”
Conclude quindi il leghista: “ultimo tema, la scarsità di strisce pedonali; si fa un gran dire per l’incentivare i cittadini a muoversi a piedi o in maniera sostenibile, ma per farlo i cittadini devono sentirsi al sicuro. Tante strade non hanno attraversamenti intermezzi ed è quindi spesso pericoloso per i faentini attraversare. Perciò, per parlare in maniera scolastica, l’amministrazione è rimandata a settembre, i suoi lavori sono più slogan che atti veri e propri per la messa in sicurezza dei cittadini. Cari faentini, c’è tanto da fare.”