Nella seduta di ieri, il consiglio comunale ha approvato la delibera “Valutazione in merito alla variante all’elaborato Poc 13 “Ricognizione vincoli espropriativi e dichiarazioni di pubblica utilità del Poc” necessaria al rilascio dell’assenso all’intesa Stato-Regione finalizzata alla approvazione del progetto definitivo per la costruzione e l’esercizio del metanodotto denominato “Ottimizzazioni metanodotto Sestino-Minerbio dn 1200 (48″), dp 75 bar” (posizione srg-73), tratto ricadente nel Comune di Ravenna, con accertamento della conformità urbanistica, apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità ai sensi dell’articolo 52-quinquies, comma 2, del Dpr 327/200”.
L’atto è stato approvato con 23 voti favorevoli (PD, Lista de Pascale sindaco, PRI, Forza Italia Berlusconi per Ancarani PrimaveRa Ravenna, La Pigna città forese e lidi, Lega Salvini premier), 1 astenuto (Fratelli d’Italia).
L’assessora all’Urbanistica Federica Del Conte ha presentato il documento e, nel ripercorrere l’iter della pratica relativa alla realizzazione del Metanodotto Sestino-Minerbio, ha spiegato trattarsi del rilascio, da parte del Consiglio comunale, dell’assenso all’intesa Stato-Regione finalizzata all’approvazione ministeriale del progetto definitivo per la costruzione e l’esercizio delle “Ottimizzazioni Metanodotto Sestino-Minerbio DN 1200 (48’’), DP 75 bar” nel tratto ricadente nel territorio del Comune di Ravenna, con contestuale approvazione della Variante all’elaborato POC13 del POC. La delibera dispone altresì che la Snam, prima dell’esecuzione dei lavori, richieda al Comune la concessione per l’attraversamento delle strade comunali e faccia richiesta di autorizzazione allo scavo su strada comunale (anche trattandosi eventualmente di trivellazione e non di scavo a cielo aperto) e che in fase di esecuzione dei lavori di attraversamento di due viali di alberature monumentali tutelate dalla Regione Emilia-Romagna, effettui, per evitare danni alle stesse, che la posa delle tubazioni sia effettuata con tecnica “trenchless” con perforazione che dovrà partire ed uscire almeno a 20 metri di distanza dal tronco degli alberi e a una profondità di posa di almeno 3 metri al di sotto del piano di campagna esistente in corrispondenza degli alberi.