L’appello del Cardinale Bassetti:
Sapere che a Marradi, mio paese natale, chiude la fabbrica delle castagne mi fa piangere il cuore. Nell’immediato secondo dopoguerra, dopo essere scampati alla terribile strage di Crespino e Fantino, con 44 uomini fucilati dai nazifascisti, se siamo sopravvissuti per anni alla fame lo dobbiamo anche ai castagni di Marradi. Ricordo bene quando da bambino, come tanti miei concittadini di quelle zone, andavo a cercare le castagne nelle marronete, insieme a mamma e papà, portando a casa quei saporiti e preziosi marroni, che poi per mesi le nostri madri cuocevano in tanti modi per metterli in tavola a colazione, pranzo e cena per sbarcare il lunario, come in passato avevano fatto i nostri antenati per intere generazioni.
Grazie ai marroni, siamo sopravvissuti alla guerra e alla fame. Grazie ai marroni, di sicuro fra i migliori in Italia, nell’epoca dell’industrializzazione è sorta la fabbrica, che ha dato lavoro e prosperità a tanti abitanti della zona. Ora, mentre siamo tutti preoccupati per la crisi dovuta alla pandemia, faccio appello affinché la fabbrica dei marroni resti a Marradi, per continuare a dare lavoro agli 80 dipendenti, il 90% donne, che lavorano per sostenere le loro famiglie, in un territorio già fragile dal punto di vista socio-economico e con poche possibilità di lavoro.
Come cittadino marradese, anzi, come sopravvissuto grazie alle castagne di Marradi, rivolgo un accorato appello ai responsabili del Fondo Investindustria che controlla Italcanditi, titolare di Ortofrutticola del Mugello, al Governo italiano, attraverso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, a tutte le autorità competenti delle Regioni Toscana ed Emilia-Romagna e dei comuni interessati, e alle forze sindacali, perché sia trovata al più presto una soluzione onorevole e basata sui valori costituzionali del lavoro, della solidarietà e della giustizia sociale, per far proseguire a Marradi l’attività della fabbrica delle castagne.
L’intervento del vescovo di Faenza-Modigliana, Monsignor Toso
Il Vescovo di Faenza-Modigliana Mons. Mario Toso aderisce all’appello rivolto alle istituzioni, alle imprese e ai sindacati da parte di Sua Eminenza Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ad impegnarsi per tutelare il lavoro dell’Ortofrutticola Mugello.
In occasione della Giornata della Pace 2022 Mons. Mario Toso aveva ricordato che per papa Francesco la terza via della pace, oltre al dialogo tra le generazioni e l’educazione, è il lavoro. Poiché il lavoro è unzione di dignità dev’essere un bene disponibile per tutti. Il lavoro, come affermato da papa Francesco in più di un’occasione è antidoto alla povertà e titolo di partecipazione, trasforma il mondo e lo umanizza.
Se il lavoro, quindi, è così importante per la persona, per le famiglie, per il territorio, per la stessa democrazia, l’auspicio è che l’appello del Cardinale Presidente possa essere favorevolmente accolto dalle forze sociali e politiche che siedono al tavolo delle trattative a favore dei lavoratori e delle lavoratrici che, per le decisioni di un’impresa di delocalizzare l’attività produttiva da Marradi a Bergamo, si vedrebbero costretti a trasferirsi lontani da casa o a perdere il lavoro.