Tra i momenti più attesi di Settembre CLAI in Villa, la serie di eventi e incontri sul territorio che la Cooperativa agroalimentare sta proponendo a Imola in questi giorni c’era senz’altro la consegna del Premio 100% Italiano. Attraverso questo prestigioso riconoscimento, giunto alla sua settima edizione, CLAI si fa infatti portavoce della valorizzazione del patrimonio e delle tradizioni italiane celebrando una personalità o un’impresa che si sono distinte per l’impegno a favore della promozione della cultura, del lavoro e della solidarietà. Ad aggiudicarselo quest’anno è stata la cooperativa di comunità Ortika, che attraverso la reintroduzione della coltivazione dell’ortica nera nella montagna del Cimone e la produzione di filati, abbigliamento e cosmetici, contribuisce a tenere viva la storia tessile di Fanano, il paese modenese che sorge all’interno del parco regionale dell’Alto Appennino Modenese.

«Siamo straordinariamente lieti di poter valorizzare, attraverso il Premio 100% Italiano, persone o realtà imprenditoriali del territorio nazionale davvero speciali sottolinea Giovanni Bettini, presidente CLAI –. Ortika non solo ha il merito di aver riportato in vita, innovandola, l’antica vocazione della raccolta e lavorazione dell’ortica, ma ha saputo creare valore sociale, ambientale ed economico in un territorio a forte rischio di spopolamento. Sono proprio aziende e cooperative come quella fondata da Luisa Ciocci – che considero piccole grandi architravi del Made in Italy – a creare i presupposti affinché giovani e meno giovani possano coltivare speranze di cambiamento e sviluppo all’interno delle piccole comunità. Per noi di CLAI, abituati a lavorare ogni giorno con passione ed entusiasmo anche per il benessere del territorio, è fondamentale che l’impegno di realtà come Ortika venga adeguatamente raccontato e celebrato perché possa trasformarsi in esempio per altri».

Questa bella realtà nata nel 2019 ha dunque, come sottolineato dal presidente Bettini, ridato smalto all’antica vocazione della raccolta e lavorazione dell’ortica nera, che cresce a partire da quota 800 metri e dal cui fusto si può ottenere un tessuto anallergico, antibatterico, traspirante e antistatico. Gonne, pantaloni e camicie possono dunque essere realizzati con ortica al cento per cento, oppure lavorando il fusto insieme a canapa, lino, seta e lana. Non basta, grazie alla versatilità dell’ortica nera vengono prodotti e venduti anche prodotti diversi come tisane, infusi, sieri e unguenti.

Alle spalle c’è un lavoro certosino necessario per mappare tutto il territorio di Fanano e individuare il tipo di pianta migliore da utilizzare, imparare a conoscerne le peculiarità e capire come coltivarla al meglio. È nato così il progetto che ha permesso di riportare in vita una tradizione che era andata persa ormai da decenni dopo la chiusura, negli anni Settanta, delle ultime cooperative di sarte presenti sul territorio.

La cerimonia di premiazione si è tenuta sabato 14 settembre nel corso di una speciale serata che si è tenuta nel parco storico di Villa La Babina a Sasso Morelli. È stato proprio il presidente CLAI Giovanni Bettini a consegnare il riconoscimento a Luisa Ciocci, fondatrice e “anima” di Ortika.

«Siamo onorati di ricevere il Premio 100% Italiano – spiega Luisa Ciocci –. Constatare che l’impegno e la passione che mettiamo nel nostro lavoro siano stati notati e riconosciuti tocca davvero il cuore. L’attenzione rivolta alle piccole realtà, come la nostra, che provano ogni giorno a lasciare un’impronta positiva sul pianeta si trasforma in ulteriore motivazione a proseguire con entusiasmo crescente il percorso intrapreso».

Si allunga dunque l’elenco di nomi che contribuiscono a conferire prestigio a questo premio ideato e realizzato da CLAI nel 2016, anno in cui è risultata vincitrice Judith Wade, fondatrice e ceo della rete Grandi Giardini Italiani che raccoglie le meraviglie verdi d’Italia. L’anno successivo è stato il momento del compianto Gino Girolomoni, precursore e padre dell’agricoltura biologica in Italia. Nel 2018 l’onore è toccato alla Cooperativa Sociale Giotto di Padova, che offre una possibilità di riscatto personale e di reinserimento ai detenuti del carcere. Nel 2019 a ricevere il riconoscimento è stato invece il Gruppo MATI 1909, formato da aziende che ruotano attorno alla produzione vivaistica per offrire prodotti e servizi di qualità nel mondo delle piante ornamentali e dei giardini.

Dopo la pausa per la pandemia, il Premio è tornato nel 2022 per celebrare l’impegno di ANT, che si occupa di offrire assistenza specialistica gratuita ai malati di tumore. L’anno scorso, infine, a ricevere il Premio dalle mani del presidente Bettini è stato Conapi, il Consorzio Nazionale Apicoltori, una realtà che si pone l’obiettivo di valorizzare qualità, identità e tipicità delle produzioni in modo innovativo, impegnandosi nello sviluppo di un’economia sostenibile e solidale.