Con ordinanza del Comune di Ravenna n. 730 del 5 maggio è stata attivata, nei giorni di fine settimana, la sosta a pagamento sul litorale ravennate per le località di Marina di Ravenna, Punta Marina Terme e Lido di Dante. Sconcerta il raddoppio della tariffa base giornaliera, da 0,50 ad 1.00 euro l’ora.

Nel 2021, i parcheggi comunali, al netto delle spese riconosciute ad Azimut spa per l’attivazione, la manutenzione e la gestione delle aree di sosta a pagamento, che le sono state tutte affidate, hanno reso al Comune 940 mila euro puliti. Sulla base del contratto di servizio, ad Azimut non viene riconosciuta alcuna parte dell’aumento delle tariffe, che spettano interamente al Comune, il quale non è giusto che ne approfitti per far cassa su un servizio non voluttuario, che deve essere alla portata di tutti.

Oltre ai salassi subiti finora con le dilatazioni di prezzo dei carburanti e delle bollette varie, è peraltro inammissibile che queste tre località balneari, le più vicine a Ravenna, dovendo puntare tutto sulla stagione balneare, debbano fare i conti col raddoppio di questo balzello. Il Comune deve saper offrire modalità di parcheggio sostenibili senza maggiorazioni tariffarie, sapendo oltre tutto che riuscire a parcheggiare all’interno delle località stesse è sempre più difficile causa la contrazione dei posti auto disponibili.

Vero è che, allo stesso tempo, torna il servizio gratuito del bus navetta dai parcheggi cosiddetti “scambiatori” di via del Marchesato e di via Trieste al litorale di Marina di Ravenna e dal parcheggio stesso di via Trieste al litorale di Punta Marina Terme.
Ma durante l’alta stagione quello di via Trieste, il più fruibile, si riempie nel giro di poche ore, mentre il bus navetta non garantisce tempi di percorrenza ed attesa che non siano sfiancanti. Si va al mare per rilassarsi, senza complicarsi la vita e senza dover restringere il modesto portafoglio. Non deve essere un lusso per i turisti, ma un’opportunità al giusto costo per tutte le famiglie. Altrimenti se ne vanno da un’altra parte e ne risentono le imprese del posto, che puntano su questa stagione per rialzarsi dopo la crisi pandemica.

Ci vogliono altri parcheggi a giusta distanza dalla spiaggia e tariffe accessibili a tutti.