Si è conclusa nella tarda serata di martedì 08 febbraio una complessa operazione di polizia giudiziaria che ha visto coinvolti i reparti della specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri nelle province di Ravenna, Bologna e Rimini. L’attività di indagine, iniziata un anno fa dai militari di Ravenna, ha portato alla luce una complessa attività organizzata nel traffico illecito di rifiuti messa in piedi da tre ditte del ravennate, che attraverso una ben studiata suddivisione dei compiti, generavano falsi formulari di identificazione rifiuti e stoccavano abusivamente ingenti quantità di rifiuti (anche pericolosi) traendone, in tal modo, un lauto ed ingiusto profitto e facendo venire meno la tracciabilità dei rifiuti.
I militari, sotto la direzione della DDA di Bologna, durante le operazioni di perquisizione delle tre ditte nella varie sedi legali ed operative, hanno posto sotto sequestro una grossa mole di documentazione cartacea e digitale utile all’indagine ed un’area di circa 15mila metri quadri (quasi come due campi da calcio) sulla quale, senza alcuna forma di impermeabilizzazione del terreno e senza alcuna autorizzazione, erano stoccati 74 cassoni colmi di rifiuti di varia natura, tra cui possibile presenza di materiale altamente tossico. Una prima caratterizzazione dei rifiuti è stata effettuata grazie alla preziosa collaborazione del personale di Arpae di Ravenna.
I tre titolari delle rispettive ditte sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di “attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti” (art. 452-quaterdecies del codice penale) punito con la reclusione da 1 a 6 anni.
Le attività di indagine proseguiranno e non si esclude che possano emergere profili di responsabilità anche da parte di altre aziende del settore.
Curioso è come tale operazione sia avvenuta in concomitanza con l’approvazione alla Camera della proposta di legge che prevede l’inserimento nella Costituzione della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, svolta epocale nella quale si inserisce l’Arma dei Carabinieri, con la specialità forestale, come prima forza di polizia ambientale a livello europeo e mondiale.