Si è conclusa dopo tre giorni di attività l’operazione complessa denominata “ADRIATIC COAST” coordinata dal CCAP (Centro Controllo Area Pesca) della Direzione Marittima di Ravenna nell’ambito dell’intera filiera ittica; un operazione mirata attività di controllo e di polizia, volta a prevenire e reprimere gli illeciti relativi alla pesca e commercializzazione del pescato, nonché finalizzata a garantire una costante tutela della legalità a favore del consumatore finale.
I militari della Guardia Costiera di Ravenna e di tutti gli altri comandi del litorale emiliano-romagnolo hanno operato per garantire il corretto svolgimento delle varie fasi della filiera della pesca, mediante un’attenta e costante presenza sul territorio, al fine di salvaguardare la legalità e la salubrità dei prodotti a garanzia dei consumatori e dell’ambiente.
Nel corso dell’operazione “ADRIATIC COAST”, infatti, si è dato corso ad un intenso sistema di controlli e verifiche svolte secondo la consueta modalità “mare/terra”, ovvero con pattuglie operanti congiuntamente – e nelle diverse fasi della “giornate di pesca” – sia in mare che via terra, pertanto, sia in fase di esercizio dell’attività di pesca che in quella di commercializzazione all’ingrosso ed al dettaglio del prodotto pescato operando i punti vendita.
Da Goro e Cattolica – limiti territoriali della Direzione Marittima emiliano romagnola – le irregolarità riscontrate più frequentemente sono l’errata e fuorviante etichettatura dei prodotti venduti nelle fasi precedenti la vendita al dettaglio, la violazione delle norme sanitarie relative alla commercializzazione dei molluschi bivalvi vivi, l’immissione in commercio di prodotto sottomisura, ed anche la commercializzazione di prodotto di minor pregio, venduto per specie di maggiore qualità (ad esempio “molva” venduta come “baccalà”).
In ultimo, durante l’arco dell’intera giornata di ieri 23 maggio, un controllo eseguito presso Lido Adriano ha portato al sequestro di 150 metri di reti da posta e ed altri attrezzi da pesca mentre, in località Punta Marina, oltre 40 metri di rete da posta ed un motore marino sono stati posti sotto sequestro ed il prodotto ittico rinvenuto è stato portato ad ispezione sanitaria da parte di un medico veterinario dell’Ausl Romagna ed eventualmente sarà devoluto in beneficenza. Ai trasgressori sono state quindi comminate due sanzioni da 1000 Euro ed una da 866 Euro.
Durante tutto l’arco dell’operazione sono stati effettuati 173 controlli, 42 ispezioni a punti di sbarco, mercati ittici, grande distribuzione, ristoranti ed altro con un impiego di 60 militari sull’intero territorio e per un totale di 143 kg di prodotto ittico sequestrato elevand,o complessivamente, 16 mila Euro di sanzioni ai vari trasgressori.
Gli uomini e le donne della Guardia Costiera della Direzione Marittima dell’Emilia Romagna continuano senza sosta ad operare per garantire la legalità della filiera della pesca, mediante la presenza attenta e costante sul territorio ed in tutte le fasi nevralgiche della stessa a tutela del consumatore finale.