‘Angeli e demoni’, così è stata denominata l’operazione delle forze dell’ordine che ha portato all’arresto di 16 persone tra cui il sindaco, la responsabile dei servizi sociali ed altri professionisti, a Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia.
L’ennesima trama per un film dell’orrore, una tragica storia che vede protagonisti le famiglie e i propri bambini, quali vittime sacrificali da una parte, servizi sociali, case famiglia, coop, professionisti ed affidatari, i carnefici dall’altra.
L’assurdo silenzio che avvolge questa vicenda è pressoché inquietante, pochi giornali hanno dedicato alcune righe all’accaduto, d’altro canto i deterrenti del potere e i loro oppositori si son ben visti di fare emergere la notizia shock.
Ed ecco che il dipartimento femminile di Forza Nuova, Evita Perón, scende in campo e questa notte, a Ravenna come in molte città italiane, le militanti hanno simbolicamente chiuso le entrate delle sedi PD e di alcune delle associazioni di parte citate nelle indagini, affiggendo sagome di bambini e alcuni volantini che non lasciano nulla da interpretare: “quelli del #RestiamoUmani strappano i bambini alle loro famiglie, li plagiano e li vendono ad amici e coppie omosessuali…”
Già, perché l’oramai inflazionato ‘restiamo umani’ è COSA LORO, utilizzato esclusivamente in caso di sciacalli con barconi, ‘capitane’ varie e clandestini, per tutto il resto, invece, vige OMERTÀ e SOLIDARIETÀ verso colui o coloro che nelle tasche hanno specifiche tessere di partito. Il PD ha raschiato il fondo arrivando a palesare la sua natura intrinseca e, mentre una volta si diceva che i comunisti mangiavano i bambini, ora li strappano alle loro famiglie e li svendono al miglior amico gay utilizzando la falsa storiella della famiglia patriarcale, quindi di fatto violenta, e sfoderando quell’arma vincente denominata omofobia (ora capite perché tale reato ‘fantoccio’ è stato voluto così fortemente dalle lobby sinistroidi), ed ecco che il gioco è fatto: l’allontanamento dei bambini dalle proprie famiglie è d’obbligo.
E chi ne fa le spese, pagando caro, sono sempre le piccole vittime innocenti, portate via di forza dai loro affetti più cari ed obbligate, con metodi violenti, a dichiarare il falso per poi essere ‘regalati’, come merce nemmeno tanto preziosa, a una rosa di affidatari ‘amici’ senza alcun requisito; un nuovo metodo, o forse no, di affidi decisi a tavolino, che variano tra soggetti con problemi psichici e coppie omosessuali, certo perché se tra persone dello stesso sesso non possono procreare, arriva ‘papà’ PD con la sua schiera di psicoterapeuti, assistenti sociali ed avvocati a fargliene trovare uno quale regalo alla loro schizofrenica ed egoistica voglia di figli.
Ma il marcio di questa nuova ‘mela del peccato’ non inizia e non finisce, purtroppo, ai confini di Reggio Emilia, ricordando le malvagità del Forteto, le raccapriccianti storie della bassa Modena e il business milionario delle case-famiglia le quali percepiscono diarie giornaliere da capogiro per ogni bambino che ospitano.
Dove sono i vari Lerner, Berizzi, Parenzo, Boldrini, Saviano, gli arcobaleno, le femministe, i loro flashmob per la libertà, i loro slogan ‘giustizia per…’, e il loro carissimo antifascismo?
Non ci sono stati, non ci sono e non ci saranno, del resto questi bambini e le loro famiglie non sono sedicenti immigrati che sbarcano a Lampedusa, non sono vittime dei fascisti, non meritano, quindi, prime pagine, non meritano giustizia, non meritano il loro disgustoso interesse.
L’unica pena certa per chi tocca i bambini? Marcire in carcere senza sconti.
Evita Peròn – Dip. Femminile Forza Nuova