Un promemoria nel cellulare dell’ex marito, e presunto mandante del delitto, con tre parole – “valigia chiavi buco” – che fanno pensare alla pianificazione dell’omicidio. È quanto emerso dalla consulenza informatica disposta dalla Procura di Ravenna su tutti i dispositivi elettronici sequestrati nell’ambito dell’assassinio della 46enne Ilenia Fabbri, sgozzata il 6 febbraio scorso nel suo appartamento di via Corbara a Faenza.
Le tre parole – come raccontano i media locali – figurano in un promemoria alla data del 10 ottobre e fanno pensare al grande trolley che, secondo l’omicida reo confesso – il 53enne Pierluigi Barbieri – avrebbe dovuto servire per portare via il cadavere della donna dopo averla soffocata nel sonno; alla copia delle chiavi dell’appartamento di via Corbara che lo stesso ex marito della vittima – il meccanico 54enne Claudio Nanni – ha già ammesso di avere consegnato a Barbieri pur sostenendo di avere dato l’incarico all’amico solo per spaventare la ex moglie; e infine alla buca scavata a poche centinaia di metri da via Corbara nella quale, secondo le parole di Barbieri, avrebbe dovuto scomparire il corpo di Ilenia dopo essere stato cosparso di acido.
Da ultimo la data del promemoria in questione coincide con il primo di tre tentativi che, secondo quanto riferito da Barbieri il 17 marzo in Questura a Ravenna davanti alla squadra Mobile della polizia e al Pm Angela Scorza, erano stati fatti per uccidere Ilenia.
(Fonte Ansa)