Omicidio di Ilenia Fabbri, oggi la prima udienza del processo: la figlia Arianna si costituisce parte civile

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Si è svolta questa mattina al Tribunale di Ravenna l’udienza preliminare del processo nei confronti di Pierluigi Barbieri e Claudio Nanni, accusati dalla procura di essere rispettivamente il mandante e l’esecutore materiale dell’omicidio di Ilenia Fabbri, la donna uccisa a Faenza lo scorso 6 febbraio. Sono trascorsi esattamente otto mesi da quando Barbieri si introdusse alle prime luci dell’alba all’interno dell’abitazione di Ilenia, uccidendola, mentre la figlia Arianna era in viaggio con il padre, Claudio Nanni, per acquistare un’auto. Barbieri ha successivamente confessato agli inquirenti di aver commesso il reato dietro mandato di Nanni, che gli aveva promesso come compenso 20mila euro e un’auto usata. Nanni, presente oggi in aula insieme all’esecutore del delitto, dopo essersi professato innocente per circa un mese ha poi successivamente ammesso di aver incaricato Barbieri di introdursi nella casa dell’ex moglie allo scopo di spaventarla, affinché la donna ritirasse la richiesta da 500mila euro che aveva avviato nei confronti dell’ex coniuge dopo la separazione. A 100 mila euro i rispettivi rappresentanti legali avrebbero potuto trovare un accordo.
Questa mattina in Tribunale a Ravenna la figlia della coppia, Arianna, che si è costituita come parte civile nel processo, ha rivisto per la prima volta il padre dopo l’arresto. Arianna, tramite l’avvocato Veronica Valeriani, ha chiesto il sequestro immediato di tutti i beni mobili ed immobili degli imputati e un risarcimento di 2 milioni di euro. Anche il nuovo compagno della vittima, Stefano Tabanelli, la zia Donatella Graziani e il padre di Ilenia, Luciano Fabbri, prenderanno parte al processo come parte civili. La medesima richiesta, contestata però dalla difesa, è stata presentata anche dal Comune di Faenza e dalle associazioni a difesa della donne Gens Nova, Sos Donna e UDI (Unione Donne Italia). Il consiglio del Tribunale è ora riunito per decidere se accogliere o meno la richiesta degli avvocati di Nanni e Barbieri.