Danni per 1 milione e 200 mila euro al cimitero a causa dell’alluvione. In questi mesi Azimut si è fatta carico degli interventi per il ritorno alla normalità del campo santo, mettendo inoltre a disposizione 360 mila euro dal proprio bilancio. Una cifra che il Comune dovrà poi ristorare alla partecipata, in quanto la manutenzione straordinaria e gli eventi eccezionali non sono previsti nel contratto di gestione. Complessivamente si cercherà di realizzare tutti i lavori con un budget di 700 mila euro, cercando di ridurre i costi.
Dopo le riaperture parziali degli scorsi mesi, il cimitero dovrebbe essere completamente riaperto a metà ottobre. Mancano i lavori nella zona più recente, costruita 5 anni fa, e nel Giardino del ricordo. Non riaprirà al momento la Sala del Commiato, ricca di strutture in legno. Riaperto il forno crematorio, il cui ripristino è costato 200 mila euro. Il ripristino dei danni delle strutture private all’interno del cimitero, sarà però a carico dei proprietari. Non ci sono invece stati danni alla salme. Tuttavia diverse sepolture, soprattutto a terra, si sono riempite di acqua e fango. Il liquido nerastro che invece aveva allarmato diverse persone, era prodotto dalla vernice delle bare. La stessa azienda sanitaria ha confermato che nell’acqua analizzata presente al cimitero non erano presenti elementi organici.